Primo ministro palestinese: Israele cerca di ri-occupare completamente la Cisgiordania

Ramallah – MEMO. Il primo ministro palestinese, Mohammad Shtayyeh, ha accusato Israele di cercare di ri-colonizzare completamente la Cisgiordania, riporta l’agenzia Anadolu.

“Ciò che sta accadendo è una completa ricolonizzazione della Cisgiordania, che si tratti dell’Area A, B o C”, ha dichiarato Shtayyeh.

Giovedì, le forze israeliane hanno distrutto la casa di un detenuto palestinese in Cisgiordania. La casa appartiene a Islam Farukh, che è accusato da Israele di aver compiuto un attentato con una bomba in una stazione degli autobus a Gerusalemme, l’anno scorso, in cui sono stati uccisi due israeliani.

La demolizione della casa ha costretto i genitori del detenuto e le sue quattro sorelle a lasciare il loro alloggio.

Shtayyeh ha definito la demolizione della casa da parte di Israele un “crimine atroce” che ha reso l’intera famiglia senza tetto.

“Questa punizione collettiva, che non è mai accaduta nella storia, è un tentativo da parte dell’occupazione di abbassare il morale del nostro popolo”, ha dichiarato il primo ministro.

Ai sensi degli Accordi di Oslo del 1995 tra Israele e l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP), la Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, è stata divisa in tre zone: Area A, B e C.

L’esercito israeliano demolisce frequentemente le case dei palestinesi accusati di compiere attacchi contro gli israeliani, una politica che ha suscitato ampie condanne da parte dei gruppi per i diritti umani in quanto forma di punizione collettiva.

(Foto: [Issam Rimawi – Anadolu Agency]).

Traduzione per InfoPal di F.L.