Procuratore dell’esercito dettaglia graficamente gli abusi contro i prigionieri gazawi a Sde Teiman

Tel Aviv – Al-Mayadeen. Un procuratore dell’esercito israeliano ha riferito che cinque soldati hanno picchiato un detenuto palestinese per 15 minuti e lo hanno colpito con il taser, seguito da un soldato che lo ha aggredito sessualmente.

La dichiarazione è stata rilasciata durante l’udienza di giovedì, in merito alla richiesta dell’accusa di estendere la detenzione dei soldati. I soldati sono accusati di aver abusato di un palestinese detenuto a Gaza e trasferito nella struttura militare di Sde Teiman.

Il procuratore ha fornito un resoconto grafico degli abusi perpetrati dai soldati, che hanno incluso la perforazione del retto del detenuto e la frattura delle sue costole. Ha dichiarato che tre soldati, tra cui due riservisti e il loro comandante, si sono avvicinati al detenuto addormentato, lo hanno svegliato e poi lo hanno immobilizzato contro un muro.

Dopo che il detenuto è caduto a terra, uno dei sospetti, insieme ad altri soldati, lo ha picchiato con una mazza per 15 minuti, lo ha trascinato sul pavimento e lo ha fulminato con un taser. A quel punto, uno dei soldati avrebbe inserito un oggetto nel retto del prigioniero e gli indagati lo avrebbero avvertito di non denunciare l’accaduto. Il pubblico ministero ha dichiarato che il caso è sostenuto da 100 testimonianze separate.

L’accusa ha chiesto che i cinque soldati, attualmente detenuti agli arresti domiciliari, rimangano sotto queste restrizioni per altre due settimane. L’indagine dovrebbe concludersi a breve e le prove saranno fornite agli avvocati dei sospettati all’inizio della prossima settimana. Secondo l’esercito, la difesa avrà quindi la possibilità di richiedere udienze preliminari per i propri clienti.

Alla fine del mese scorso, dopo che nove soldati erano stati arrestati per questo caso, circa 200 persone hanno protestato davanti alla base militare di Beit Lid, nel centro della Palestina occupata, dove si trova il tribunale militare. I manifestanti hanno preso d’assalto la base e l’edificio del tribunale militare, chiedendo il rilascio dei soldati.

Le testimonianze di abusi nelle carceri israeliane non sono nuove, poiché i soldati di occupazione israeliani continuano ad abusare dei detenuti palestinesi per il proprio divertimento.

Nel rapporto dell’Ufficio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani all’inizio di questo mese, l’ufficio ha concluso che i palestinesi rapiti da Gaza dal 7 ottobre sono stati torturati. Il rapporto delle Nazioni Unite ha raccolto le testimonianze di uomini, donne e bambini detenuti, che hanno descritto di essere stati “tenuti in strutture simili a gabbie, lasciati nudi per periodi prolungati, indossando solo pannolini”.

Molti sono stati detenuti senza accuse o accesso a un avvocato e in “condizioni deplorevoli”, ha aggiunto il rapporto.

Nel frattempo, l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani Volker Turk ha dichiarato che le testimonianze ricevute dal suo ufficio suggeriscono che le autorità israeliane hanno inflitto “atti terribili” ai palestinesi, tra cui “il waterboarding e l’uso di cani”.

“Le testimonianze raccolte dal mio ufficio e da altri enti indicano una serie di atti terribili, come il waterboarding e il rilascio di cani sui detenuti, tra gli altri atti, in flagrante violazione del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario”, ha sottolineato Turk.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.