Produttori tv condannano misure israeliane contro Palestine TV

Gerusalemme – MEMO. L’Unione Generale dei Produttori Arabi ha condannato la censura israeliana sulla Palestine TV di Gerusalemme, affermando che quest’azione mira a coprire i crimini israeliani e le politiche di ebraicizzazione nella Città Santa, secondo quanto riportato mercoledì dal quotidiano Jordan Addustour.

L’Unione Generale ha annunciato la sua piena solidarietà verso Palestine TV e ha lanciato una campagna mediatica mondiale a sostegno del canale.

“Questa campagna rientra nel nostro ruolo di organo mediatico arabo che opera sotto l’egida della Lega araba”, ha affermato l’organizzazione, sottolineando che tutto ciò avviene in sostegno dei media palestinesi e della causa palestinese.

I produttori televisivi arabi hanno invitato le ONG, le organizzazioni arabe ed internazionali interessate alla libertà di parola e alla libertà di stampa ad assumersi le proprie responsabilità “legali ed etiche” nei confronti dei palestinesi a Gerusalemme, nonché nei confronti dei media palestinesi.

L’organizzazione ha invitato tali organi a condannare le misure israeliane, a denunciarne i crimini e a perseguire penalmente l’occupazione.

All’inizio di questa settimana, il ministro israeliano della Pubblica sicurezza, Gilad Erden, ha prorogato per altri sei mesi una precedente decisione di chiudere l’ufficio di Palestine TV a Gerusalemme Est e di vietare le sue attività nella Città Santa ed in Israele.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.