
Ramallah – MEMO. I membri del settore sanitario palestinese hanno organizzato una protesta, martedì, fuori dalla sede delle Nazioni Unite a Ramallah, nel centro della Cisgiordania occupata, chiedendo protezione dall’esercito israeliano e dai coloni.
Organizzata dal ministero della Salute palestinese, la protesta ha incluso rappresentanti di fornitori di servizi medico-sanitari e di ambulanze in Palestina.
Durante la protesta, la ministra della Salute palestinese, Mai al-Kaila, ha consegnato una lettera all’ufficio delle Nazioni Unite indirizzata al Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, in cui ha chiesto la protezione del personale medico, fornendo dettagli sugli attacchi israeliani contro di essi.
Al-Kaila ha dichiarato ai giornalisti che il personale sanitario è sottoposto a continui abusi da parte dell’occupazione israeliana, sottolineando che l’attacco agli ospedali di Jenin, all’inizio di questo mese, quando le Forze d’occupazione hanno fatto irruzione nella città, ha impedito alle ambulanze di raggiungere i feriti, lasciandoli morire dissanguati.
Il ministero della Salute palestinese, ha continuato, ha documentato 15 attacchi contro gli ospedali, 54 contro le ambulanze, 37 contro i soccorritori e 81 contro il libero accesso dei pazienti palestinesi ai centri di cura, quest’anno.
Ha considerato tali pratiche crudeli e illegali “chiare violazioni di molte disposizioni del diritto internazionale umanitario”.
Da parte sua, un portavoce della Mezzaluna Rossa Palestinese (PRCS), Mamoun al-Abbasi, ha dichiarato che Israele non ha smesso di violare il diritto internazionale umanitario e di attaccare il personale sanitario in Palestina, ed in particolare il personale della PRCS.
Ha spiegato che dal 2000, Israele ha ucciso 22 membri dell’equipaggio della PRCS e ha compiuto 193 attacchi diretti contro il personale sanitario.
(Foto: paramedici trasportano palestinesi feriti dall’intervento israeliano durante una protesta contro gli insediamenti ebraici a Ramallah, in Cisgiordania, il 29 luglio 2022 [Issam Rimawi – Anadolu Agency]).