Progetto israeliano di costruzione di 2500 unità abitative a Jabal al-Mukabir

InsediamentiGerusalemme-Quds Press. L’emittente israeliana Canale 10 ha dichiarato che la municipalità di occupazione a Gerusalemme ha annunciato un progetto di costruzione di 2500 unità abitative nella cittadina di Jabal al-Mukabir, a sud-est di Gerusalemme.

Il canale israeliano ha precisato che, mentre le autorità pianificavano la demolizione della casa del palestinese Fadi Qanbar a Jabal al-Mukabir, il comune annunciava il progetto di costruzione nell’area della casa stessa.

Il canale ha dichiarato che il giovane Fadi Qanbar è stato ucciso dalle pallottole dell’occupazione dopo aver investito, nei pressi dell’insediamento Armon Hanatsiv, un gruppo di soldati israeliani durante una ricognizione della città.

L’operazione, effettuata con il suo camion, ha portato all’uccisione di quattro soldati israeliani e al ferimento di altri 15, di cui tre versano in gravi condizioni.

Canale 10 ha aggiunto che il Comune, sotto la protezione della polizia e dell’esercito israeliano, ha notificato ordini di demolizione di case di famiglie palestinesi della zona, con la scusa che si tratti di costruzioni illegali.

Ha quindi confermato che queste case, tra cui c’è quella dell’autore dell’attacco, saranno presto demolite e sostituite dalle unità abitative di un insediamento israeliano. Circa 1600 case palestinesi a Jabal al-Mukabir sono dunque minacciate di distruzione.

Il Canale ha poi riferito che il Comitato locale del Comune di Gerusalemme e il Comitato regionale per le costruzioni hanno approvato il progetto.

Le autorità di occupazione, che avevano già deciso una serie di sanzioni per la famiglia del morto palestinese, tra cui l’arresto di numerosi familiari, la cancellazione di diversi diritti, come l’identità gerosolimitana, il diritto di risiedere a Gerusalemme e la demolizione della casa di famiglia, hanno aggiunto nuove sanzioni per altri 12 parenti del morto, tra cui uno zio e diversi cognati e nipoti.

Non ancora soddisfatta di tali misure, l’occupazione ha deciso di sottoporre gli abitanti di Jabal al-Mukabir a diverse sanzioni, tra le quali l’imposizione dell’assedio del quartiere e la chiusura del suo ingresso. Il comune di occupazione ha annunciato che intensificherà le procedure nel quartiere, mentre i servizi di sicurezza effettueranno indagini nei confronti di coloro i cui nomi risultano nei “gruppi di provocatori”.

Si sottolinea come in questo contesto operazioni simili fossero già scattate lo scorso anno (2016) contro la popolazione di Jabal al-Mukabir e di molti villaggi e cittadine palestinesi nei dintorni di Gerusalemme.

Traduzione di Federica Pistono