Proposta del parlamento israeliano per vietare l’adhan in tutte le moschee del Paese

An-Nasira (Nazareth) – InfoPal. Il Muftì di Gerusalemme e della Palestina, Shaykh Mohammed Hussain, ha denunciato la proposta del parlamento israeliano (Knesset) di proibire il richiamo pubblico alla preghiera (adhan) per mezzo dell'altoparlante posto in cima ai minareti  in tutte le moschee all'interno di Israele (Territori palestinesi occupati nel '48, ndr).

Nel comunicato stampa divulgato dal Muftì si legge: “E' una proposta parte integrante di una politica programmata, quella dell'istigazione e dei fatti compiuti, in particolare contro al-Quds (Gerusalemme) dove è necessario smascherare e impedire le azioni unilaterali israeliane con attacchi, demolizioni e con l'imposizione di divieti di accesso e chiusure.

“La gestione di questi siti sono affari del Waqf islamico (Fondazioni pie) e dei musulmani, e non è dato alle autorità d'occupazione israeliane fare ingerenze”.

Al mondo arabo e islamico, Shaykh Hussain ha chiesto di volgere la massima attenzione ai piani di ebraicizzazione della città e di intervenire a tutela di cittadini palestinesi e luoghi sacri, in particolare verso la moschea di Al-Aqsa.

Sempre oggi, giunge l'appello di un'organizzazione per i diritti umani palestinese: “In Cisgiordania, le moschee sono altamente esposte agli attacchi materiali di coloni e militari israeliani”.

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