Proposta di legge alla Knesset per revocare cittadinanza ai prigionieri palestinesi

MEMO e Arab48.com. E’ stato proposto un progetto di legge al parlamento israeliano che, se convertito in legge, priverebbe della cittadinanza qualsiasi prigioniero arabo-israeliano che accetti uno stipendio dall’Autorità palestinese. L’Autorità Palestinese paga tali stipendi per aiutare le famiglie dei prigionieri.

Il membro della Knesset Avi Dichter, del Likud, e Orit Stook, del partito Religious Zionism, hanno presentato mercoledì il progetto di legge rivolto contro qualsiasi cittadino palestinese o arabo israeliano condannato per “terrorismo” o che abba compiuto “atti ostili”, in particolare i prigionieri palestinesi della Gerusalemme occupata e i cittadini arabi dello stesso Israele.

Secondo i due parlamentari, la loro cittadinanza dovrebbe essere revocata anche se hanno scontato la pena nelle carceri israeliane. Inoltre, il disegno di legge propone la deportazione di queste persone da Israele o dai territori da esso occupati e controllati nelle aree controllate dall’Autorità Palestinese.

Chiunque sia interessato da questa procedura potrebbe essere autorizzato a riacquistare la cittadinanza israeliana se rinuncia alla pensione e ripaga il denaro ricevuto durante la detenzione e dopo il rilascio. Quarantadue parlamentari hanno firmato il disegno di legge presentato alla Knesset.

Nell’ottobre dello scorso anno, Dichter propose un disegno di legge simile. Solo diciotto parlamentari firmarono quel disegno, che non superò la lettura in parlamento.

(Foto: panoramica generale di una riunione tenutasi alla Knesset israeliana il 3 ottobre 2019 [MENAHEM KAHANA / AFP / Getty Images])