Proseguono le trattative tra l’Egitto e Hamas

Oggi, e per il secondo giorno consecutivo, la delegazione di Hamas prosegue le trattative con i dirigenti egiziani sulle questioni in sospeso riguardo all’occupazione israeliana e all’apertura del valico di Rafah.

Tra le questioni discusse: la tregua entrata in vigore il 19 di giugno e l’impegno israeliano a mantenerla; lo scambio dei detenuti e la liberazione del soldato israeliano detenuto a Gaza da due anni, Jelad Shalit; la richiesta da parte di Hamas di liberare alcuni dei suoi combattenti prigionieri in Egitto. 

La delegazione di Hamas è composta da dirigenti provenienti dall’interno (il Dr. Mahmud az-Zahar, Said Siyam e Jamal Abu Hashem) e dalla delegazione giunta da Damasco e guidata dal vice capo dell’ufficio politico di Hamas, Musa Abu Marzuq. 

Ieri Az-Zahar, prima di lasciare la Striscia di Gaza, ha dichiarato ai giornalisti: “Andiamo in Egitto per completare le trattative su diversi punti: il primo, la liberazione di tre membri di Hamas nelle prigioni egiziane; il secondo, la valutazione dell’impegno d’Israele, che attualmente tiene i passaggi aperti solo parzialmente, mentre gli accordi erano diversi, e accampa varie scuse per richiuderli quando vuole”. E ha aggiunto: “La delegazione discuterà anche la riapertura del passaggio di Rafah e definire chi è il responsabile della sua chiusura, perché per noi le cose devono rimanere chiare e non dobbiamo permettere che continuino su questa strada.”

Az-Zahar ha anche assicurato che, se l’Egitto otterrà delle risposte costruttive da Israele per il caso del soldato Shalit, allora “il movimento di Hamas preparerà una delegazione che si occupi della questione”. Ha poi allontanato la possibilità di un prossimo dialogo intrapalestinese, spiegando: “Non credo che ci possa essere un dialogo Palestinesi – Palestinesi finché c’è un veto americano – europeo – israeliano che vi si oppone… Tutte le visite che partono da Ramallah verso il mondo arabo, e non, fanno parte delle relazioni pubbliche volte a migliorare l’immagine di chi rifiuta il dialogo intrapalestinese”. E ha concluso: “Siamo a conoscenza degli incontri interni di al-Fatah, e non hanno alcuna intenzione d’incontrare il movimento di Hamas”.

Da parte sua, Said Siyam ha dichiarato: “Noi chiediamo all’Egitto di premere su Israele per rispettare l’accordo di tregua e lasciar entrare a Gaza tutte le merci che occorrono”.

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