Ramallah – Infopal. Ieri pomeriggio a Nil’in, si è svolta una protesta contro il Muro di Annessione, a cui hanno preso parte, a fianco della popolazione locale, attivisti israeliani e internazionali.
L’esercito israeliano ha aperto il fuoco e lanciato lacrimogeni contro i manifestanti: 7 palestinesi sono rimasti feriti, tra cui un bimbo, Mustafa Amira, colpito al petto da un proiettile di acciaio rivestito di gomma, e decine di altri attivisti sono rimasti soffocati dai gas.
Anche tre soldati sono stati feriti a seguito degli scontri scoppiati poco dopo.
La manifestazione di ieri, organizzata come consueto dal Comitato contro il Muro di Ni’lin, è parte di un programma di proteste contro la costruzione del muro e la confisca di nuove terre palestinesi da destinare alle colonie.
Le autorità israeliane hanno iniziato a scavare un tunnel che rappresenterà un ingresso alla città controllato da Israele, una volta terminato il Muro di Annessione. La cittadina si troverà quindi chiusa in gabbia, come è accaduto a molte altre in tutta la Cisgiordania.