Proteste di Ramallah, PCHRO: licenziare poliziotti coinvolti in atti di violenza

Ramallah-Ma’an. Lunedì 29 luglio, il Consiglio delle organizzazioni palestinesi per i diritti umani (PCHRO), ha chiesto la destituzione degli agenti di polizia palestinesi che hanno aggredito i manifestanti a Ramallah, il giorno precedente.

Domenica 28 luglio, centinaia di appartenenti al Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp) hanno manifestato, a Ramallah, contro la decisione dell’Autorità palestinese (Anp) di riprendere i colloqui di pace con Israele.

Gli scontri sono scoppiati quando la polizia palestinese ha attaccato i manifestanti, in marcia verso quartier generale presidenziale. Feriti sono stati segnalati da entrambe le parti.

l’Associazione per i diritti umani, al-Dameer, ha riferito che le forze di sicurezza hanno ferito decine di manifestanti, arrestandone uno direttamente dall’ospedale.

Il PCHRO ha esortato il primo ministro dell’Anp a nominare una commissione indipendente d’inchiesta, per indagare sull’operato della polizia nell’incidente in questione.

In un comunicato stampa, l’organizzazione ha dichiarato che i capi della polizia che hanno dato gli ordini di aggredire i manifestanti “devono essere interrogati e processati nei tribunali”.

“Tutti gli agenti, gli investigatori e gli ufficiali di polizia colpevoli dovranno essere licenziati”, ha aggiunto il consiglio. Ha anche chiesto di rendere pubblici i risultati delle indagini, e imporre agli aggressori di porgere le proprie scuse alle vittime.

Il PCHRO ha ritenuto che le azioni degli ufficiali e comandanti di polizia dell’Anp “contraddicono con le loro affermazioni, in cui si esprimono a favore della libertà di riunione e di espressione”.

“La realtà dimostra quanto sia grande il divario tra le dichiarazioni e i fatti. La polizia e il dipartimento della sicurezza sono tuttora lontani dalla cultura del rispetto per i diritti e le libertà dei cittadini”, ha concluso il PCHRO.