Proteste “Go Global” in occasione della marcia etiope contro la brutalità della polizia a Tel Aviv

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 “Black Lives Matter” è la risposta degli etiopi-israeliani al video in cui viene mostrato un poliziotto che maltratta un ufficiale minore.

Diverse migliaia di persone, perlopiù appartenenti alla grande popolazione etiope presente in Israele, sono scese nelle strade di Tel Aviv la scorsa domenica per protestare contro il razzismo e la brutalità della polizia nei confronti delle minoranze etniche.

Secondo i report, le marcie hanno bloccato il traffico autostradale, con cantilene e poster che recitavano “un poliziotto violento deve essere messo in prigione” e “chiediamo pari diritti”.

La protesta è stata provocata da un video pubblicato questa settimana che mostrava un ufficiale, che indossava l’uniforme delle forze di difesa israeliane, picchiato dalla polizia. I protestanti chiedono che venga avviata un’indagine sull’accaduto e la fine di quella che loro definiscono una vera e propria epidemia di brutalità contro le minoranze israeliane.

Nel corso di una simile protesta svoltasi giovedì sera a Gerusalemme, la polizia ha lanciato gas lacrimogeni e granate stordenti contro i manifestanti. Dato che la folla si è ulteriormente ingrossata durante la protesta di domenica, il Times di Israele ha riportato che la polizia ha minacciato di usare la forza. Inoltre, è stato stimato che la folla è arrivata a 5000 persone.

Le manifestazioni in Israele proviene da un’onda di proteste negli Stati Uniti che hanno fatto luce sulla brutalità della polizia contro le persone di colore. Collegandosi al problema del razzismo sistematico, coloro che hanno postato le immagini della protesta di domenica hanno usato l’hashtag “#BlackLivesMatter”.

Traduzione di Domenica Zavaglia