Proteste settimanali non violente a Ni’lin e a Bil’in represse dalle forze israeliane

unnamedImemc. Venerdì, decine di pacifisti palestinesi, israeliani e internazionali hanno partecipato alle proteste settimanali non violente contro il muro di annessione, gli insediamenti e le continue violazioni israeliane.

I manifestanti hanno anche commemorato il secondo anniversario della morte di Mohammad Abu Khdeir, un ragazzino palestinese rapito da terroristi israeliani, torturato e bruciato vivo.

I soldati hanno occupato la cittadina di Ni’lin e assalito la protesta settimanale non violenta contro il muro di annessione e gli insediamenti con bombe a gas e granate stordenti, per cui molti hanno sofferto per l’inalazione di gas lacrimogeno, bruciando anche diversi dunam di terreno agricolo.

Le proteste di oggi hanno anche commemorato il secondo anniversario della morte di Mohammad Abu Khdeir, il 16enne palestinese rapito da terroristi israeliani, che lo torturarono e bruciarono vivo.

Una protesta simile ha avuto luogo nella vicina cittadina di Bil’in, dove molti pacifisti palestinesi, israeliani ed internazionali hanno marciato dal centro del villaggio verso terreni palestinesi isolati e frutteti.

Il Comitato popolare contro il muro e le colonie di  Bil’in ha invitato i gruppi per i diritti umani regionali e internazionali e i gruppi legali a perseguire Israele per i suoi continui crimini, tra cui l’uccisione di Abu Khdeir, la famiglia Dawabsha a Nablus (padre, madre e un bambino bruciati vivi da un terrorista israeliano mentre dormivano nella loro casa) e Mohammad Badran, di 14 anni.

Le proteste nonviolente si tengono settimanalmente a Ni’lin, nella vicina Bil’in e a Nabi Saleh, nel distretto di Ramallah, oltre a a Kafr Qaddoum vicino a Qalqilya, e in varie altre zone della Cisgiordania occupata, e affrontano spesso un uso eccessivo della forza da parte dei soldati, che porta a decine di feriti e morti.

Traduzione di Edy Meroli