Provocazioni di Fatah.

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(3 Ottobre 2006)

Medio Oriente –

GAZA – Aumentano in Palestina le provocazioni di al Fatah, il partito laico di sinistra, uscito sconfitto nelle ultime elezioni che hanno visto la schiacciante vittoria del Movimento islamico Hamas con oltreil 73% dei voti, nei riguardi nella nuova dirigenza palestinese. Le “Brigate Martiri di al-Aqsa”, ala militare del partito Fatah del presidente palestinese Mahmoud Abbas, ha minacciato di uccidere i leader di Hamas, tra cui il capo politico in esilio Khaled Meshaal.
La minaccia segna una escalation nella lotta che Fatah conduce contro il movimento Hamas al governo per volerepopolare, dopo due giorni di scontri nella Striscia di Gaza e nella Cisgiordania occupata, in cui 12 palestinesi sono rimasti uccisi e oltre 100 feriti.
In una dichiarazione inviata a Reuters, le Brigate Martiri di al-Aqsa hanno detto di ritenere Meshaal, il ministro dell’Interno palestinese Saeed Seyam e il funzionario del suo ministero, Youssef al-Zahar, responsabili delle morti.
Meshaal ha la sua base a Damasco, mentre Seyam e al-Zahar sono nella Striscia di Gaza.
Il parlamentare di Hamas, Mushir al-Masri, ha detto che al-Aqsa sta "gettando olio sul fuoco" tra i due gruppi rivali e che Hamas "non mostrerà pietà" se uno dei suoi leader sarà colpito.
  
Gaza – Il governo guidato da Hamas ha ordinato oggi la chiusura di tutti i ministeri per protestare contro gli attacchi dei militanti di Fatah agli edifici governativi. A Ramallah, dove ha sede la presidenza dell’Autorita’ palestinese, Fatah ha indetto uno sciopero generale con la chiusura di negozi e scuole.

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