Secondo fonti locali, Moataz Khalil ha dovuto demolire la sua casa, con l’aiuto dei suoi fratelli, per evitare di pagare le spese di demolizione e ulteriori multe alla municipalità israeliana.
Khalil viveva con sua moglie e i suoi figli nella casa che aveva costruito circa 10 anni fa.
La municipalità israeliana ha già costretto Khalil a pagare multe esorbitanti per la costruzione della casa.
I gerosolimitani non hanno altra scelta che costruire senza licenze perché non esistono mappe strutturali che rispondano al naturale aumento demografico.
L’IOA impone restrizioni edilizie ai nativi palestinesi a Gerusalemme e rende loro difficile ottenere le licenze di costruzione.
Si ritiene che la demolizione sistematica da parte di Israele delle case palestinesi nella Gerusalemme occupata miri a distruggere psicologicamente le famiglie palestinesi nel tentativo di costringerle a lasciare la città santa.