Pulizia etnica della Palestina, area A: edifici residenziali in demolizione vicino a Gerusalemme

Gerusalemme-Wafa e Imemc. Venerdì, le forze israeliane hanno preso le misure di 16 edifici residenziali palestinesi destinati alla demolizione nel quartiere di Wadi al-Hummus, situato ai margini di Sur Baher, a sud-est della città occupata di Gerusalemme.

Il capo del comitato Wadi al-Hummus Hamada Hamada ha dichiarato che le forze israeliane, insieme al personale della municipalità israeliana, hanno preso le misure dei 16 edifici, che comprendono 100 appartamenti, in preparazione per la loro demolizione come è stato confermato uno dei proprietari, Mohammed Abu Tair.

Questo passaggio, ha spiegato Hamada, è arrivato dopo che il periodo dato dalle autorità israeliane ai proprietari, per demolire i loro appartamenti da soli, è giunto alla conclusione. La demolizione verrà effettuata in qualsiasi momento.

Ci si aspetta che i proprietari paghino costi di demolizione esorbitanti, dato che saranno le autorità israeliane ad effettuare la demolizione.

L’alta corte israeliana ha recentemente approvato la demolizione degli edifici, sostenendo così le accuse militari secondo cui gli edifici sono “vicini al muro di annessione” e “rappresentano una minaccia per la sicurezza” a causa della loro vicinanza al muro illegale.

Gli appelli palestinesi agli ordini di demolizione vengono spesso respinti dai tribunali israeliani, che sono in effetti complici nel perpetuare le politiche israeliane di trasferimento forzato e pulizia etnica dei palestinesi.

Gli edifici sono situati nella zona A, sotto la presunta piena giurisdizione dell’Autorità palestinese in base agli accordi di Oslo.

Si prevede che la demolizione avrà un effetto disastroso su tutte le altre aree della Cisgiordania adiacenti al muro di Israele, mettendo queste aree ad alto rischio di demolizioni di massa, sotto pretese di sicurezza, e mettendo a rischio la vita dei palestinesi che vivono in tali aree di imminente trasferimento forzato.