Pyongyang smentisce la presenza di propri piloti in Siria

Almayadeen.net. Pyongyang smentisce le notizie circa la presenza di piloti e ufficiali d’artiglieria nordcoreani nell’esercito siriano, e spiega che i rapporti che ne fanno riferimento sono parte di un complotto di forze ostili intente a distorcerne l’immagine, e afferma che la soluzione della crisi siriana potrà avvenire solo con il dialogo e i negoziati.

Venerdì 15 novembre, la Corea del Nord ha smentito alcuni rapporti che l’avevano accusata di aver inviato in Siria piloti appartenenti alle proprie forze aeree per attaccare i ribelli, affermando che tali accuse “fanno parte d’un complotto volto a danneggiare l’immagine del paese”.
Il portavoce del ministero degli Esteri nordcoreano afferma che “alcuni mezzi di comunicazione stranieri diffondono informazioni errate sul fatto che la Corea Democratica abbia fornito alla Siria equipaggiamenti militari, e che i propri piloti abbiano preso parte a raid aerei conto i ribelli”.

In un rapporto diffuso dall’Agenzia centrale coreana per l’informazione, si legge: “Questi rapporti sono parte di insensate trame, ordite da forze ostili volte a delegittimare l’immagine di un paese che ama la pace, e a coprire invece le loro attività criminali, le quali, di fatto, rappresentano un ostacolo alla soluzione pacifica della crisi siriana. Pyongyang insiste sulla necessità di giungere ad una soluzione pacifica attraverso il dialogo e i negoziati”.

Il quotidiano israeliano Jerusalem Post aveva reso noto, lo scorso ottobre, che 15 elicotteri nordcoreani hanno operato in Siria “a favore del regime di Bashar al-Asad”.
Altri rapporti invece avevano fatto riferimento ad alcuni ufficiali d’artiglieria nordcoreani attivi in Siria, così come alcuni media giapponesi avevano parlato, lo scorso agosto, dell’obiezione, da parte della Turchia, all’invio di maschere ed armi leggere dalla Corea del Nord alla Siria.

Traduzione di Salvatore Michele Di Carlo