Qana: uno stigma sul volto d’Israele

Edizione locale – AlManar. L’aprile del 1996 fu un mese nero nella storia del Libano, e il 18 di quel mese fu uno stigma sul volto d’Israele.

Alle 12.05 del 18 aprile 1996, mentre il nemico israeliano lanciava la sua operazione militare “Frutti del rancore” contro il Libano, le famiglie fuggivano da diverse città del sud per rifugiarsi nella sede dell’Unifil [la forza d’interposizione in Libano delle Nazioni Unite, ndr] a Qana, credendo di essere in salvo.

Il loro riparo sicuro divenne però il luogo del loro massacro. Le bombe israeliane presero di mira il cortile dell’Unifil. Le famiglie in preda al panico si rinchiusero negli hangar per proteggersi. Non passò molto prima che le bombe al fosforo israeliane mettessero fine al terrore e allo sgomento di oltre un centinaio di uomini, donne e bambini innocenti. Fu il noto massacro israeliano di Qana, che sconvolse il mondo intero.

Questo, tuttavia, non fu il solo bagno di sangue che Israele provocò a Qana. Più di 60 persone (tra cui 36 bambini colti nel sonno) furono infatti uccise quando gli aerei da guerra bombardarono il villaggio vicino nel 2006, durante la guerra israeliana contro il Libano.

Dato che un’immagine vale mille parole, quelle che seguono sono alcune foto del tragico massacro commesso da Israele nella guerra contro il Libano dell’aprile 1996.