Quartetto per il Medio Oriente “profondamente preoccupato” per gli insediamenti israeliani e la violenza in Cisgiordania

MEMO. Il Middle East Quartet (Quartetto per il Medio Oriente) si è detto “profondamente preoccupato” per i crescenti insediamenti israeliani nei Territori palestinesi e per le violenze in corso nella Cisgiordania occupata.

Gli inviati del gruppo, che comprende le Nazioni Unite, gli Stati Uniti, l’UE e la Russia, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta, giovedì, dopo un incontro nella capitale norvegese, Oslo, all’inizio di questa settimana.

“Gli inviati rimangono profondamente preoccupati per gli sviluppi in Cisgiordania, Gerusalemme e nella Striscia di Gaza, compresi gli atti di violenza in corso in Cisgiordania, l’avanzamento di nuove unità di insediamento, l’insostenibile crisi fiscale all’interno dell’Autorità palestinese e le minacce di violenza dalla Striscia di Gaza”, si legge nel comunicato.

Hanno sottolineato “l’urgente necessità che tutte le parti adottino ulteriori misure per affrontare queste sfide direttamente attraverso riforme fiscali e di altro tipo, nonché per evitare misure unilaterali che esacerbano le tensioni e minano le prospettive di pace”.

Sottolineando l’importanza di “passi costruttivi per far avanzare una soluzione a due Stati”, gli inviati hanno convenuto di continuare il dialogo con tutte le parti e gli attori regionali per risolvere il conflitto.

“Gli inviati hanno rilevato l’urgente necessità di affrontare la fragile situazione a Gaza, con il sostegno di tutte le parti interessate, anche nella regione, garantendo sforzi umanitari continui e un allentamento delle restrizioni all’accesso e alla circolazione di persone e merci”, afferma la nota.

Hanno accolto con favore l’annuncio di Israele che assisterà l’Autorità Palestinese (ANP) nella battaglia contro una paralizzante crisi finanziaria.

L’ANP ha dichiarato, a giugno, di non avere fondi sufficienti per pagare gli stipendi di circa 133.000 dipendenti governativi.

La stretta sulle entrate è stata attribuita al rifiuto dell’Autorità Palestinese di prendere i soldi delle tasse (palestinesi, ndr) da Israele, a maggio, dopo aver deciso di rescindere gli accordi con Tel Aviv sui suoi piani di annessione di parti della Cisgiordania occupata.​​​​​​​

(Foto: lavori di costruzione in corso in un insediamento israeliano nella Cisgiordania occupata, il 28 ottobre 2021 [AHMAD GHARABLI/AFP/Getty Images])