I rabbi di NK e il sostegno alla Palestina contro il sionismo, nel nome della Torah

Di Aisha. L’incontro con i due rabbini dei Neturei Karta, rabbino Dovid Isroel Weiss e rabbino Rosenberg, è stato uno dei momenti più emozionanti della mia vita. Condividerlo con le persone che amo ha reso questo momento ancora più magico.
La potenza e la straordinaria fede che trasmettono questi due rabbini, assieme al loro lavoro, è palpabile persino dalla luce dei loro sguardi, mentre parlano di Palestina.
Sono state molte le domande, ridotte poi a poche per le esaustive risposte che i rabbini ci tenevano a dare. Badate bene a quale verbo ho usato: “Ci tenevano a dare”: il voler sottolineare la loro rabbia per come una fede, l’ebraismo, venga usata come base spirituale per un movimento nazionalista che ha compiuto massacri del calibro di Deir Yassine e Sabra e Chatila e che ha rotto i legami secolari tra arabi ed ebrei è stata la prerogativa di questi due uomini coraggiosi.
“E’ proprio perché siamo ebrei che noi ci opponiamo a tutte le ingiustizie in Palestina. Proprio perché siamo ebrei e per gli insegnamenti della Torah che noi lottiamo per i diritti del popolo palestinese”. Questa è stata la risposta del rabbino Weiss alla mia domanda sul perché vengono definiti “self-hating Jews” per il loro lavoro e i loro sforzi di diffondere la verità e shalom-salam, la pace, spesso minati a suon di minacce.
Amici miei, è tempo di capire che A non è B (a buon intenditor, poche parole!)
E’ tempo di capire che la Palestina e la sua causa sono di tutti coloro che credono nei valori di fratellanza, giustizia, resistenza e pace. Perché, come dice il rabbino Weiss, “truth is pure and godly”: la verità è pura e di Dio.