Rabbi Yaakov Shapiro: “Non c’è nessuna relazione tra il popolo ebraico e Gerusalemme”

“Non c’è nessuna relazione tra il popolo ebraico e Gerusalemme, che è soltanto una Città Santa”.
Qui di seguito sono riportate le affermazioni di Rabbi Yaakov Shapiro.
Il sionismo, com’è noto, è basato su un’ideologia politica atea che si è servito e si serve tuttora, dell’ebraismo per sottrarre la Palestina al mondo arabo, in combutta con le potenze coloniali occidentali.
Nulla ha a che fare con l’ebraismo, inteso come religione.
Nel video, il rabbi spiega molto bene alcuni concetti-chiave.
 
Rabbi Shapiro:
Gli Ebrei sono una religione e non uno stato, dato che ”capitale” si riferisce ad uno stato. Gerusalemme ha un valore sacro e non politico.
L’essere ebreo nasce dal fatto che hai accettato la religione, non perchè sei uno stato.
L’ebraico non è mai stata la lingua nazionale degli Ebrei, che era invece una lingua sacra
Israele non è gli Ebrei.
Chi sta governando il paese non sono Ebrei religiosi, sono invece atei
 
Sia Ben Gurion che Netanyahu hanno usato la Bibbia come scusa per possedere il paese.
Ben Gurion non credeva che la Bibbia fosse stata conferita da Dio, non credeva che Dio avesse parlato ai profeti.
Netanyhau non si cura di nulla di sacro che sia riportato nella Bibbia. A lui interessa solo la sua terra.
 
Gli appartenenti alla Restaurazione, che noi chiamiamo cristiani evangelici, esistevano già centinaia di anni prima che nascesse un qualsiasi Sionista ebreo. Poichè gli Evangelici avevano una grande influenza in Gran Bretagna e questa aveva il mandato, i Sionisti adottarono la interpretazione cristiana-evangelica della Bibbia. Ed è ancora quel che oggi usano.
 
Anni fa Netanyahu parlò da dentro il campo di concentramento di Auschwitz e menzionò una profezia nel libro di Ezechiele: quella in cui i profeti videro delle ossa secche sollevarsi dal suolo, diventare carne e rifarsi vive. Netanyahu disse che quella profezia si compiva con lo stato di Israele perché gli Ebrei erano ossa secche e ora sono di nuovo vere persone.
Questa interpretazione non si trova da nessuna parte nelle fonti ebraiche, perchè nel Giudaismo questo è impossibile.
 
Ma per un secolo questa è stata una interpretazione cristiana evangelica.
Quando i Sionisti parlano della Bibbia non parlano della versione giudaica del Giudaismo e dell’essere Ebreo, ma stanno in realtà parlando della versione cristiano-evangelica.
 
Netanyahu non ha nessun diritto di affermare che il suo stato è il mio. Io sono nato in America, mio padre in Polonia e la famiglia di mia madre è britannica. Non abbiamo niente a che fare con Israele, siamo Ebrei, Ebrei osservanti o Ebrei religiosi.
 
Io indosso una yarmulke (kippah), cosa che non fa Netanyahu.
Io osservo il Shabbat, cosa che non fa Netanyahu.
E Israele non è la mia nazione-stato. Questa è una rivendicazione unilaterale degli Israeliani, dei Sionisti.
Ed è un attacco alla mia religione. Il secondo attacco è l’affermazione che Gerusalemme sia la capitale degli Ebrei perché questo trasforma noi Ebrei dalla nostra identità religiosa ad una identità nazionale, una identità politica.
 
Ed è anche un attacco alla mia religione quando Netanyahu dice che proprio perché Gerusalemme è cosi collegata agli Ebrei, che deve essere parte dello Stato di Israele. La sacralità di Gerusalemme ed il suo valore, per gli Ebrei, non ha nulla a che fare con chi la possiede e certamente non c’è nessuna ragione perché sia parte dello stato di Israele.
(Traduzione di Cristina Bassi)