Rabbini britannici: “La storia giudicherà gli ebrei se l’annessione dovesse andare avanti”

Londra – Wafa. Oltre 40 rabbini britannici hanno avvertito che la storia giudicherà gli ebrei se Israele dovesse mettere in atto la sua mossa illegale di annessione.

In una lettera indirizzata all’ambasciata israeliana a Londra, i rabbini hanno espresso la loro opposizione alla mossa illegale israeliana di annettere ampie zone della Cisgiordania e hanno descritto l’annessione come un “abuso di potere” che costituirebbe un “travisamento degli insegnamenti ebraici”.

“Se Israele è uno stato ebraico, allora [l’annessione] rende tutti noi ipocriti. Se l’ebraismo ci insegna a non opprimere, a non privare il prossimo dei propri diritti, a non rimanere con le mani in mano accanto al sangue del nostro vicino, allora dove stiamo tutti?”, evidenzia la lettera.

“È in gioco l’integrità morale del popolo ebraico. La storia ci giudicherà e ci chiederà: siamo stati fedeli agli insegnamenti profetici di giustizia, compassione e pace? O abbiamo creato una beffa della nostra tradizione ebraica e dei fondatori dello Stato, stando dalla parte sbagliata degli insegnamenti ebraici e della nostra storia?”

La lettera è stata firmata dall’ex-rabbino senior liberale Danny Rich, dal rabbino senior Laura Janner-Klauser, dal rabbino Jeffrey Newman della Finchley Reform Synagogue, dal rabbino Paul Freedman, dal rabbino senior della Radlett Reform e dal professore rabbino Marc Saperstein, ex-rettore della Leo Baeck University.

In una dichiarazione congiunta, i rabbini Sylvia Rothschild e Alexandra Wright, del British Friends of Rabbis for Human Rights, che hanno coordinato la lettera, hanno affermato che “secondo i valori ebraici di giustizia e rettitudine, non possiamo permetterci di rimanere in silenzio sulla questione dell’annessione unilaterale”.

Nel frattempo, l’ambasciatore palestinese nel Regno Unito, Husam Zomlot, ha elogiato i rabbini per “aver detto la verità” nella loro lettera.

“L’annessione illegale da parte di Israele non è solo una violazione dei diritti dei palestinesi e del diritto internazionale, ma anche dei valori ebraici”, ha scritto in un tweet.

“[Ciò] deve essere fermato e l’occupazione e la negazione dei diritti legittimi del popolo palestinese devono finire”, ha aggiunto.