Rabbino israeliano confessa la responsabilità sul traffico di organi

Betlemme – Ma'an. Ha confessato la propria responsabilità Levy Izhak Rosenbaum, rabbino residente a Brooklyn (New York), arrestato due anni fa con l'accusa di traffico di organi umani.

Si è svoto ieri il processo, nella corte federale del New Jersey, dove l'uomo ha ammesso di aver venduto tre reni di cittadini israeliani destinati ad acquirenti nel New Jersey.

L'uomo ha accettato di pagare 420mila dollari in denaro o in forma ipotecaria sulle sue proprietà.

Il rabbino, di 63 anni, ha aggiunto di aver lavorato clandestinamente come mediatore. Acquistava organi in Israele al costo di 10mila dollari l'uno per rivenderli anche a 120mila dollari l'uno.

Per il suo difensore, “Rosenbaum ha svolto con quest'attività 'Mitzvah'* ovvero è andato incontro a gente che rischiava la vita e non poteva attendere al lungo per un trapianto”.

Gli interventi di espianto avvenivano idrettamente negli Usa.

Il primo arresto di Rosenbaum, avvenne nel 2009 in un largo giro di corruzione insieme ad altri 40 individui, tra i quali politici e rabbini.

Mentre gran parte delle fonti d'informazione sostengono che Rosenbaum sia un rabbino, il quotidiano isareliano “Yedioth Ahronoth” sostiene il contrario.

* Mitzvah: adempiere a un comandamento, ma anche un'azione caritatevole.

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