Raccolta di solidarietà nella Striscia di Gaza per vincere l'embargo statunitense.

 

Dal nostro corrispondente.

Venerdì scorso, l’Uunione delle Associazioni Benefiche nella Striscia di Gaza si è riunita a Piazza Filastin (Palestina) durante una conferenza popolare indetta per raccogliere aiuti e per contrastare l’embargo.

 

Gli organizzatori dell’iniziativa hanno dichiarato di aver raccolto 250 mila dollari durante la conferenza pubblica svoltasi subito dopo la preghiera del venerdì. Gruppi numerosi sono giunti in piazza Filastin da tutte le moschee della provincia di Gaza, consegnando offerte e doni in appoggio del popolo palestinese.

 

Oltre ai sindaci di alcuni comuni, che hanno donato una parte dei loro stipendi per la raccolta di solidarietà, sul luogo sono giunti anche dei bambini, che hanno portato i loro salvadanai con i risparmi giornalieri, una sposa con tutto l’oro della dote, un medico, che regalato la sua auto “Audi”, un ragazzo, che ha dato la sua bicicletta, e un giovane che ha offerto un computer portatile.

 

Sono stati donati dinari giordani, dollari americani, shekel israeliani, sterline egiziane, ecc., in aggiunta all’oro delle donne. 

Un cittadino di Rafah ha chiamato la direzione della conferenza popolare dando la disponibilità a offrire un rene a un malato. Un uomo disoccupato da nove anni ha donato cento dollari; un anziano ha offerto i 500 dollari che aveva risparmiato e tenuto per i suoi funerali. Un altro ha offerto un carrello frigo aggiungendo che quello era tutto ciò che possedeva nella vita.

Offerte e telefonate sono andate avanti anche dopo la fine della riunione, a sottolineare la fermezza palestinese a non scendere a compromessi con le pressioni occidentali e con l’embargo che sta affamando l’intera popolazione. 

 

L’iniziativa continua.

Yusef Darwish, responsabile dell’iniziativa, ha spiegato che chi vuole contribuirvi può farlo rivolgendosi alle sedi delle associazioni Al-Salah Al-Islamiyah, Al-Majmaa Al-Islami e  Al-Islamiya, dalle otto del mattino alle quattordici.

 

Gli organizzatori avevano inviato a centinaia di ditte palestinesi e alla popolazione più ricca della Striscia di Gaza gli inviti per la conferenza popolare, chiedendo loro l’aiuto per salvare i palestinesi da una catastrofe sicura.

Con questa iniziativa di solidarietà popolare, araba e islamica, gli organizzatori sperano di raccogliere la somma necessaria per uscire dalla situazione di embargo e isolamento che sta strozzando l’area.

 

Appoggio del governo.

Decine di orfani e vedove di Nablus hanno inviato una lettera al governo palestinese esprimendo il proprio appoggio e sostegno, e il rifiuto della politica di isolamento imposta dagli Usa e dall’Europa alla popolazione a causa della sua scelta democratica. E hanno annunciato l’organizzazione di marce e sit-in davanti alle sedi internazionali e alle banche per invitarle a tutelare gli interessi del loro popolo e a non cedere alle minacce dell’America e di Israele.

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