Raed Salah condannato al carcere dagli occupanti israeliani.

Gerusalemme – Infopal. La Suprema Corte israeliana ha definitivamente condannato Raed Salah, leader palestinese di primo piano, a nove mesi di carcere, oltre che alla sospensione per un periodo di sei mesi della libertà vigilata alla quale era già sottoposto.
La pena detentiva di Shaykh Salah, comminata il 13 gennaio di quest'anno, entrerà in vigore il 28 febbraio 2010. Il tribunale israeliano ha anche stabilito che debba pagare un’ammenda di 7.500 shekel (circa 2000 dollari). 

Salah è uno dei leader più noti tra i ‘palestinesi del 1948’ (che vivono in “Israele”, ovvero nei territori palestinesi occupati dal 1948).

Dopo il verdetto della Corte, egli ha confermato che proseguirà la propria attività politica fino al ritiro degli occupanti israeliani e alla definitiva liberazione di Gerusalemme.

Il governo israeliano ha preso di mira anche i parlamentari ‘arabi’ del parlamento israeliano (Knesset) attraverso intimidazioni analoghe e ha inoltre attaccato con violenza le proteste pacifiche dei manifestanti contrari alle politiche israeliane.
 
Tra coloro che operano nel governo israeliano vi sono il ministro degli Esteri Avigdor Lieberman, la cui fortuna politica è stata costruita attraverso i suoi proclami razzisti contro gli arabi; il deputato del partito di Lieberman, Danny Ayalon, che ha insultato l'ambasciatore turco di fronte alle telecamere; il ministro della Difesa, Ehud Barak, che porta la responsabilità dei crimini di guerra commessi durante la terribile aggressione a Gaza durante l'inverno del 2008/2009: crimini di guerra descritti anche nel rapporto Goldstone, discusso davanti alla Commissione delle Nazioni Unite per i diritti umani.

 

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