Raed Salah ottiene il diritto ad appellarsi contro la propria espulsione voluta dal ministro dell’Interno britannico.

 

Memo. Il 7 novembre 2011 un giudice del tribunale di primo grado per l’immigrazione ha concesso allo Sheikh Raed Salah il diritto ad appellarsi contro la decisione di espulsione dal Regno Unito, avvalendosi di tutte e sei le ragioni presentate in suo favore al giudice.  

Lo Sheikh Salah, primo sindaco democraticamente eletto di Umm al-Fahm in Israele, è stato soggetto ad un “Ordine di Esclusione” emesso dal ministro dell’Interno all’inizio di quest’anno. Egli era stato invitato dallo stato britannico per incontrare alcuni parlamentari in merito alla “Primavera Araba” e al suo concetto di “popolo palestinese”. Il ministro dell’Interno non aveva, però, notificato l’ordinanza di esclusione allo Sheikh Salah, che si è quindi diretto nel Regno Unito inconsapevole dell’ordinanza. Dal ministero dell’Interno è giunta la conferma delle proprie responsabilità in merito ai controlli di frontiera avvenuti nell’estate 2011: lo Sheikh Salah non era effettivamente a conoscenza dell’ordinanza e, giunto all’aeroporto di Heathrow, non gli è stato impedito in alcun modo di entrare liberamente nel Paese. 

Nonostante questo, lo Sheikh Salah è stato arrestato il 28 giugno 2011 con l’accusa di avvenuta “immigrazione illegale” e trattenuto nella Prigione di Sua Maestà a Bedford. Un Giudice dell’Alta Corte gli ha concesso una cauzione subito dopo la revisione giudiziaria degli atti sull’arresto, ritenuto, poi, illegale.

Lo Sheikh Salah resta libero su cauzione in attesa della decisione del suo ricorso in appello.

Tayab Ali, avvocato dello Sheikh Salah, ha affermato: “Il Ministro si è basato su una singola organizzazione di parte nel prendere la decisione di esclusione ed espulsione dello Shaikh Salah. La mancata consultazione di altre fonti è stata un’azione inadeguata alla formulazione di una decisione di tale importanza, che interferisce con fondamentali diritti britannici.

Aver ottenuto il diritto di appello contro tutte le accuse è molto significativo. È evidente che il ministro dell’Interno ha più volte esercitato con scarsità di giudizio, e non ha fornito alcuna prova di un reale danno, tale da giustificare l’azione del governo di impedire allo Sheikh Salah di incontrare legislatori, politici e cittadini britannici.

“Il ministro dell’Interno, inoltre, non ha fornito alcuna prova sul fatto che le precedenti visite in Inghilterra dello Shaikh Salah abbiano causato un qualsiasi pericolo per l’ordine pubblico e le relazioni comunitarie”.

Lo Sheikh Salah ha richiesto che il suo caso venga esaminato il prima possibile dagli Alti Magistrati.

Note.

Lo Sheikh Raed Salah è il leader del Movimento Islamico di Israele e un autorevole ambasciatore per i Diritti dei Palestinesi.

ITN Solicitors è la firma di importanti avvocati, con sede a Londra, che si occupano di diritto penale e diritti dell’umanità. Ulteriori dettagli sono disponibili sul sito: http://www.itnsolicitors.com

Traduzione di Teresa Varlotta

 

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