Rahaf, bambina con arti amputati, in attesa di cure mediche in Turchia

Gaza-PIC. L’aggressione israeliana contro Gaza è cessata, ma non le sofferenze. Una storia di sofferenza riguarda la situazione straziante di una bambina di 11 anni di nome Rahaf Salman che ha recentemente perso tre arti in un attacco da parte di un aereo israeliano al suo quartiere.

“Una mia mano e le mie due gambe mi hanno preceduto in Paradiso. L’occupazione sionista mi ha ferito”, ha detto Rahaf.

Rahaf, che vive nel campo profughi di Jabalia, nel nord di Gaza, stava andando a chiamare suo fratello che giocava fuori per rientrare a casa a cenare, quando all’improvviso un missile è atterrato sulla strada dove si trovava, provocandole gravi ferite. Quell’attacco missilistico ha provocato il massacro di sette civili, per lo più bambini, e il ferimento di altri 35.

Rahaf dovrebbe recarsi in Turchia per ricevere le cure mediche adeguate. Riferisce che spera di avere degli arti protesici per andare a scuola ed essere in grado di scrivere : “Spero di poter scrivere di nuovo con la mano destra. Non so scrivere con la mano sinistra”, ha affermato.

La madre di Rahaf, che l’ha accompagnata in ospedale, ha lanciato un appello, piangendo, per aiutare sua figlia a raggiungere la Turchia.

In questo contesto, lunedì il capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyah, ha parlato al telefono con Rahaf e i suoi genitori e si è impegnato a chiedere alla leadership turca di facilitare il suo trasferimento per le cure il prima possibile.

Traduzione per InfoPal di Chiara Parisi