Ramallah, feriti durante manifestazioni contro la confisca dei terreni palestinesi

Ramallah-Infopal. Venerdì 17 maggio, violenti scontri sono scoppiati quando le forze di occupazione israeliane hanno represso le marce pacifiche organizzate dai palestinesi per condannare la confisca di alcuni terreni, a Silwad e Deir Jarir, nella parte nord-orientale di Ramallah, (Cisgiordania centrale).

Fonti locali di Silwad hanno riferito di tre giovani feriti dai proiettili di metallo ricoperti di gomma, sparati dai soldati israeliani, e di decine di persone rimaste intossicate a margine degli scontri con le forze dell’occupazione, scoppiati all’ingresso principale del villaggio.

Nel pomeriggio di venerdì, decine di palestinesi si sono diretti all’ingresso di Silwad per protestare contro la decisione del governo israeliano di confiscare grandi appezzamenti di terra, dal loro villaggio e da quelli situati nella parte orientale della provincia di Ramallah e al-Bireh, a favore di progetti di espansione coloniale.

Nel villaggio di Deir Jarir, situato ad est di Ramallah, decine di palestinesi sono rimasti feriti dai proiettili metallici ricoperti di gomma, e altri sono rimasti intossicati, in seguito agli scontri scoppiati con le forze israeliane.

In un comunicato stampa diffuso dai mezzi di informazione palestinesi, il capo del consiglio contadino di Deir Jarir, Imad Alawi, ha affermato che “al termine della preghiera del venerdì, eseguita sui terreni minacciati di confisca a favore del vicino insediamento di Ofra, le forze di occupazione hanno sommerso gli abitanti del villaggio, insieme agli attivisti internazionali e alcuni cittadini dei villaggi orientali della provincia di Ramallah e al-Bireh, di bombe assordanti e gas lacrimogeno. Decine di persone sono rimaste intossicate e centinaia di dunum (1 dunum, 1000 mq) di terreni agricoli hanno preso fuoco”.