Rapporto: 14 palestinesi al valico di Beit Hanoun dall’inizio dell’anno

erez-crossingGaza-Quds Press. Il Centro “al-Mizan” per Diritti umani ha dichiarato che le forze di occupazione israeliane hanno arrestato, dall’inizio del 2013, 14 palestinesi mentre tentavano di attraversare il valico di Beit Hanun, “Erez”, a nord della Striscia di Gaza: tra loro si trovavano 8 malati che, con i loro accompagnatori, cercavano di raggiungere gli ospedali.

Il Centro ha chiarito, in un comunicato inviato a Quds Press, le circostanze dell’ultimo arresto, riguardante il cittadino Nu‘man Ali Ahmad Rihan, 40 anni, fermato il 15 ottobre scorso mentre   accompagnava la propria madre, affetta da artrite, all’ospedale gratuito di Gerusalemme Est.

Il Centro ha assicurato che le forze di occupazione continuano a stringere il blocco della Striscia di Gaza, vietando ai cittadini l’esercizio dei diritti di spostamento e di movimento, e che continuano a sfruttare il loro bisogno di viaggiare per andare a curarsi negli ospedali palestinesi in Cisgiordania e all’interno della Linea verde, fermandoli con i loro accompagnatori, arrestandoli o costringendoli a trattative.

Si ricorda che il valico di Beit Hanun costituisce l’unico varco per i malati che abitano nella Striscia di Gaza e per i quali non bastano le cure degli ospedali della Striscia, dopo la reiterata chiusura del valico di Rafah e le procedure restrittive imposte dalle autorità egiziane al valico stesso nei confronti dei palestinesi in viaggio nei loro aeroporti e nei diversi valichi.

Il Centro “al-Mizan” per i Diritti umani ha espresso la propria ferma condanna per l’arresto dei malati e dei loro accompagnatori spinti dalla necessità umana di attraversare il valico di Beit Hanun, e considera tutto questo come “la continuazione della politica israeliana del ricatto dei malati palestinesi e dello sfruttamento delle loro sofferenze, in violazione degli obblighi giuridici e delle norme del diritto internazionale, specialmente della Quarta Convenzione di Ginevra”.

Il Centro ha quindi invitato la Comunità internazionale a intervenire prontamente ed efficacemente “per porre fine alle violenze perpetrate da Israele, assicurare l’applicazione delle norme del diritto internazionale umanitario e il rispetto dei diritti umani, garantire il rapido arrivo dei malati residenti nella Striscia di Gaza per l’assistenza sanitaria e gli altri bisogni fondamentali”.

Il Centro ha infine messo in guardia la comunità internazionale dalle conseguenze del peggioramento delle condizioni umanitarie e del rapido deterioramento della situazione dei diritti umani a causa del continuo assedio israeliano, ribadendo la necessità di impegnarsi per porre termine al blocco della Striscia di Gaza e garantire che le autorità di occupazione rispettino le norme del diritto internazionale umanitario nei loro rapporti con la popolazione civile nei territori palestinesi occupati.

Traduzione di Federica Pistono