Rapporto: 230 bambini palestinesi nelle carceri israeliane

palestinian-child-israeli-soldier1Ramallah-Quds Press. L’Organizzazione Mondiale per la Difesa dei Bambini ha pubblicato un rapporto in cui si afferma che fino alla fine del febbraio scorso le forze d’occupazione israeliane hanno arrestato 230 bambini palestinesi.

Il 5 aprile di ogni anno l’organizzazione celebra la “Giornata del Bambino Palestinese”, dedicata allo stato dei diritti dei bambini nei territori palestinesi occupati. In tale ricorrenza si prendono in esame le violazioni israeliane che attentano ai diritti umani (in particolare quelli dei bambini), ostacolandone il più possibile il godimento.

In questo rapporto si dichiara che “annualmente, circa 700 ragazzini di età compresa tra 12 e 17 anni vengono arrestati e processati. I rapporti dell’organizzazione per la Difesa dei Bambini, come quelli di altre istituzioni mondiali come l’Unicef, denunciano i rischi cui questi ragazzini vengono esposti durante il fermo e gli interrogatori svolti dall’esercito, dalla polizia o dalle forze di sicurezza di Israele.

Nel 2013, secondo le statistiche dell’organizzazione, i Palestinesi minorenni detenuti nelle carceri israeliane ammontavano a 199: a fine febbraio scorso il loro numero è salito a 230.

Non vanno dimenticati i cinque ragazzini uccisi dal fuoco dell’occupazione l’anno passato, ai quali si aggiungono i due assassinati dall’inizio dell’anno corrente, l’ultimo dei quali, Yusuf al-Shawamara del villaggio di Deir al-‘Asal nel governatorato di Hebron, è stato ammazzato mentre tentava di mettersi in salvo.

Il rapporto aggiunge che “l’occupazione non tiene in alcuna considerazione il fatto che, attraverso le sue pratiche retrograde, di fatto si annientano i diritti dei bambini: le ordinanze di abbattimento delle abitazioni, la politica di pulizia etnica ai danni delle comunità nomadi di diverse regioni, la colonizzazione di Gerusalemme sono infatti tese a ostacolare in tutti i modi la loro vita quotidiana”.

Traduzione di Giuliano Stefanoni