Rapporto: 3445 Palestinesi arrestati nella prima metà del 2016

-1982167053Quds Press. Nella prima metà del 2016, le forze israeliane hanno arrestato 3.445 Palestinesi, compresi 706 minorenni e 96 tra donne e ragazze. I dati sono documentati da un report congiunto emesso dal Comitato dell’Anp per i prigionieri e gli ex prigionieri, la Società palestinese per i prigionieri (PPS), l’organizzazione Addameer per i diritti umani, il Centro per i diritti umani al-Mizan.

Dallo scoppio dell’intifada di Gerusalemme, a ottobre 2015, sono stati arrestati 6.326 Palestinesi per mano delle forze israeliane.

La distribuzione degli arresti nella prima metà dell’anno: gennaio, 562; febbraio, 616; marzo, 647; aprile, 567; maggio, 570; giugno, 483

Detenzione amministrativa. Dall’inizio del 2016, le autorità israeliane hanno emesso 1028 ordini di detenzione amministrativa (senza imputazione e processo). 7.000 donne palestinesi, 11 minorenni e due parlamentari sono stati posti sotto tale detenzione.

Attualmente ci sono 750 detenuti amministrativi nelle carceri israeliane.

Distribuzione degli arresti. 2439 casi sono stati registrati in Cisgiordania, 869 a Gerusalemme, 24 nei Territori palestinesi occupati nel ’48 (Israele), 123 nella Striscia di Gaza, compresi 98 riguardanti pescatori.

Minorenni, donne e malati. Sempre nella prima metà del 2016, sono stati arrestati 712 minorenni. 330 sono ancora incarcerati a Megiddo e a Ofer, compresi i ragazzi feriti e malati. 15 ragazze sono detenute nelle prigioni di HaSharon e Damon.

Le autorità giudiziarie israeliane hanno posto 65 minorenni gerosolimitani agli arresti.

Il report ha dichiarato che 65 donne palestinesi e 700 prigionieri malati sono arbitrariamente detenuti nelle carceri israeliane, in totale violazione dei loro bisogni primari.

Da ottobre 2015, 170 Palestinesi, principalmente minorenni, sono stati arrestati, accusati di “incitamento” sui social media. 33 prigionieri hanno dichiarato lo sciopero della fame, per protestare con le misure arbitrarie israeliane.

La dichiarazione congiunta si rivolge alle organizzazioni umanitarie e legali internazionali affinché denuncino tali violazioni israeliane documentate e dettagliate.