Giornata dei prigionieri palestinesi: 4.900 detenuti, tra cui 160 minorenni, nelle carceri israeliane

Giornata dei prigionieri palestinesi: 4.900 detenuti, tra cui 160 minorenni, nelle carceri israeliane

Ramallah. L’autorità d’occupazione israeliana (IOA) continua a detenere circa 4.900 prigionieri palestinesi, tra cui 31 donne e 160 minorenni.

È quanto emerge da un rapporto pubblicato domenica, in occasione della Giornata del prigioniero palestinese, dalla Commissione palestinese per gli affari dei detenuti e degli ex-detenuti, dalla Società dei prigionieri palestinesi, dall’Associazione per il sostegno ai prigionieri e i diritti umani Addameer e dal Centro informazioni Wadi Hilweh di Gerusalemme.

Tra i 4.900 prigionieri, ci sono più di mille detenuti amministrativi, tra cui sei minorenni e due donne, secondo il rapporto.

Ci sono anche 23 prigionieri di lunga data che sono stati arrestati prima della firma degli accordi di Oslo, nel 1993, il più anziano dei quali è Mohammad at-Tus, detenuto dal 1985; 11 che sono stati rilasciati in uno scambio di prigionieri nel 2011 e poi riarrestati nel 2014 e le cui sentenze sono state ripristinate, in particolare Nael Barghuti, considerato il combattente per la libertà più anziano, con 43 anni passati dietro le sbarre, 34 dei quali continuativi.

Circa 400 combattenti per la libertà sono in carcere da oltre 20 anni e 554 stanno scontando più ergastoli, uno di loro, Abdullah Barghuti, è stato condannato a 67 ergastoli.

Inoltre, le autorità di occupazione israeliane detengono ancora le salme di 12 palestinesi morti in carcere, uno dei quali detenuto dal 1980.

700 prigionieri sono malati, tra i quali 24 affetti da vari stadi di cancro. Il caso più difficile è quello di Walid Daqqa, detenuto da 37 anni.

Le istituzioni palestinesi hanno accusato l’IOA e i suoi diversi apparati di sviluppare ulteriori strumenti di abuso e di aumentare le violazioni contro i prigionieri palestinesi, al fine di minare la lotta per i loro diritti.

(Fonti: PIC, Wafa e Quds Press).