Rapporto: 5 morti palestinesi nella Striscia di Gaza durante il mese di giugno

Quds Press. Durante lo scorso mese di giugno, le forze di occupazione israeliane hanno ucciso cinque palestinesi e ferito più di una ventina di persone in una catena di raid, incursioni e spari nella Striscia di Gaza, secondo quanto riportato dal Centro palestinese per i diritti umani – Pchr.

Nel suo rapporto mensile riguardante le violazioni israeliane, il Pchr ha riferito che le forze di occupazione, nel corso del mese di giugno, hanno intensificato i loro attacchi sulla Striscia di Gaza, che sono stati i più violenti dall’inizio dell’anno. L’aviazione israeliana ha effettuato offensive aeree con elicotteri, droni e missili teleguidati su tutte le aree della Striscia di Gaza.

Il Centro ha dichiarato che sono 52 i raid registrati durante il mese di giugno e che hanno portato a consistenti distruzioni sugli obiettivi prefissati causando gravi danni alle proprietà dei cittadini oltre l’uccisione e il ferimento di molti di loro.

Secondo le informazioni raccolte dai ricercatori del Centro, queste incursioni hanno portato all’uccisione di 5 palestinesi e al ferimento di 23, oltre all’alto numero di perdite e danni materiali.

Il Centro ha inoltre sottolineato che questi attacchi hanno provocato un clima di terrore e paura tra i civili, evidenziando che si tratta di una chiara violazione del diritto internazionale e della Quarta Convenzione di Ginevra, delle carte delle Nazioni Unite e dei diritti umani. Attacchi del genere, che violano le suddette norme internazionali e minacciano le vite di innocenti, costituiscono un crimine di guerra.

In tale contesto, le forze di occupazione israeliane hanno eseguito 4 incursioni all’interno dei confini della Striscia di Gaza durante lo stesso periodo in cui sono state portate a termine operazioni di rastrellamento con il conseguente danno alle proprietà e alle fattorie dei cittadini palestinesi.

I ricercatori del Centro hanno monitorato quattro incursioni dalle torri militari nelle diverse parti della Striscia registrando 9 attacchi lanciati contro dei pescatori palestinesi in mare, durante l’esercizio della loro professione, oltre ad aver minacciato la loro sicurezza, inflitto loro diversi danni e ostacolato il loro tentativo quotidiano di procacciarsi il cibo.

Le forze di occupazione hanno continuato a imporre restrizioni alla circolazione dei valichi: le frontiere sono rimaste chiuse 12 giorni durante il mese, causando un ostacolo all’entrata di numerose merci e beni di prima necessità, danneggiando e ostacolando molte delle attività quotidiane dei cittadini palestinesi.

Traduzione di Maddalena Goi