Rapporto: 95 aggressioni israeliane in Cisgiordania nel mese di febbraio

Ramallah-InfoPal. Nel suo rapporto mensile, il ministero palestinese per gli affari del Muro e gli insediamenti ha rivelato che nel mese di febbraio, le forze di occupazione hanno compiuto 95 aggressioni contro i palestinesi, le loro proprietà e i loro luoghi sacri.

Il rapporto, pubblicato domenica 3 marzo, ha reso noto che nel mese di febbraio, 15 case e strutture palestinesi cono state demolite, mentre su altre 82, tra cui 50 solo a Gerusalemme, pendono ordinanze di evacuazione.

Il ministero palestinese ha riferito che le aggressioni israeliane hanno raggiunto perfino la profondità della terra palestinese, citando il caso dei villaggi di Qawsin e Deir Sharaf, a Nablus, cui terreni sono stati trasformati in discariche per i rifiuti degli insediamenti israeliani. Un fatto che minaccia di inquinare le falde acquifere e rappresenta un rischio per la salute dei cittadini. Inoltre, prosegue il ministero, Israele ha confiscato 370 dunum di terra a Gerusalemme (1 dunum, 1000 mq), e emesso notifiche di confisca per altri 197 dunum di terreno a Betlemme e Hebron.

Secondo i dati del ministero palestinese, le autorità israeliane hanno anche approvato la costruzione di 869 nuove unità abitative negli insediamenti.

Nello stesso periodo, anche i coloni israeliani hanno aggredito alcuni villaggi e comunità palestinesi, specialmente nel nord della Cisgiordania, con un bilancio di 17 civili feriti, un’auto incendiata e 294 alberi di olivo sradicati, oltre alle scritture razziste apparse nel cimitero palestinese di Ma’man Allah, a Gerusalemme.

Nel periodo di riferimento del rapporto, sono proseguite le manifestazioni di protesta contro il Muro e gli insediamenti israeliani, organizzate nei villaggi di Nabi Saleh, Ni’lin, Bil’in, Kafr Qaddoum, Beit Ummar, Yatta, al-Ma’asara e Sheikh Jarrah, oltre alla città di Hebron. Con un bilancio di decine, tra cittadini palestinesi e attivisti internazionali, arrestati e feriti dalle forze di occupazione.