Il dipartimento per le Relazioni Internazionali dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) ha riferito che 21 Palestinesi sono morti nella Striscia di Gaza assediata e tre nella Cisgiordania occupata.
Il rapporto afferma che le forze israeliane hanno ucciso sette Palestinesi durante un’operazione militare a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, mentre altri otto sono stati uccisi durante attacchi aerei israeliani durati tre giorni lungo la Striscia.
Il resto dei Palestinesi è ceduto per le ferite riportate durante le proteste lungo il confine di Gaza con Israele: la maggior parte delle ferite sono state inflitte sia da munizioni che dall’inalazione di gas lacrimogeni.
Il rapporto conferma che in Cisgiordania tre Palestinesi sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco dalle forze israeliane in presunti attacchi con coltelli o con automobili.
Il rapporto afferma inoltre che l’esercito israeliano ha arrestato più di 260 palestinesi a novembre, per lo più minori.
Il rapporto ha menzionato che tra i detenuti c’erano il governatore palestinese di Gerusalemme, Adnan Ghaith e molti attivisti del movimento di Fatah a Gerusalemme, successivamente rilasciati dopo essere stati posti agli arresti domiciliari per diversi giorni, pagando la cauzione e subendo il divieto d’ingresso in Cisgiordania.
Le autorità israeliane hanno anche demolito dozzine di edifici palestinesi, tra cui 16 negozi e un edificio di quattro piani con 12 appartamenti nel campo profughi di Shufat a Gerusalemme Est, oltre a diversi altri edifici e strutture di proprietà palestinese nei quartieri di Gerusalemme Est e nell’Area C in Cisgiordania.
Inoltre, i coloni israeliani, hanno sradicato e abbattuto un certo numero di alberi in Cisgiordania, principalmente ulivi, fonte primaria di sostentamento per i Palestinesi, in seguito all’ordine imposto, nel novembre scorso, dell’esercito israeliano ai contadini di sradicare 260 alberi di ulivo nel villaggio di Bardala, nella parte settentrionale della valle del Giordano, e di sequestrare 500 palme a Gerico.
Traduzione per InfoPal di Laura Pennisi