Rapporto: ANP ha commesso 2578 violazioni in Cisgiordania nel 2021

Cisgiordania occupata – MEMO. L’Autorità Palestinese (ANP) ha commesso 2.578 violazioni contro i palestinesi in Cisgiordania, nel corso del 2021, secondo quanto annunciato venerdì dal Comitato delle famiglie dei detenuti politici.

Nel suo rapporto annuale, il Comitato ha affermato che il 2021 potrebbe essere definito come “l’anno nero della soppressione delle libertà da parte dell’Autorità Palestinese”.

Il rapporto afferma che le violazioni includono l’oppressione delle persone, le incursioni nelle moschee, la dispersione delle proteste nelle piazze pubbliche, l’annullamento delle elezioni e l’uso di bastoni per picchiare i manifestanti che protestavano contro la corruzione.

Secondo il rapporto, le violazioni dell’ANP hanno causato la morte di due palestinesi, tra cui l’attivista Nizar Banat, che è stato rapito dai servizi di sicurezza dell’ANP e picchiato a morte, e Amir Issa Abu Khaled al-Ledawi, morto a causa delle ferite riportate dopo il ribaltamento del suo veicolo, mentre era inseguito dalle forze di sicurezza palestinesi (PSS).

Inoltre, il rapporto ha sottolineato che continua la violazione dei principi nazionali da parte dell’Autorità Palestinese, inclusa la cooperazione in materia di sicurezza con l’esercito israeliano contro la resistenza palestinese e la persecuzione dei combattenti per la libertà.

Il rapporto ha affermato che 592 detenuti palestinesi hanno subito “le peggiori torture psicologiche, verbali e fisiche all’interno delle carceri dell’ANP”, sottolineando che ciò ha spinto 43 [prigionieri] a iniziare uno sciopero della fame per protestare contro le loro condizioni di detenzione.

Allo stesso tempo, il rapporto afferma che le violazioni includono anche la sospensione degli stipendi e la diffamazione nei confronti di studenti, professori universitari, avvocati, ingegneri, predicatori, commercianti, medici e persino parlamentari.