Gaza – Infopal
380 palestinesi sono stati arrestati a ottobre dalle forze di occupazione israeliane in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza.
Lo ha rivelato, in un rapporto pubblicato in questi giorni, il ministero per i prigionieri del governo di Gaza.
Per 695 volte, le truppe di occupazione hanno invaso città, villaggi e campi profughi, e assaltato case, scuole, università, municipi, ecc.
A ottobre, le forze israeliane hanno assaltato la pregione del Negev, facendo uso di gas venefici e armi proibite dalla convenzioni internazionali, ferendo 300 carcerati palestinesi e uccidendone uno.
Anche per le donne prigioniere e i minori la condizione carceraria è molto dura: sono vittime di ogni genere di violenze e vivono in situazioni igienico-sanitarie inumane. Molti soffrono di problemi alla cute, dovuti alla sporcizia e alle infezioni diffuse nelle celle. Per "punizione" alcuni detenuti vengono rinchiusi in settori altamente infettivi.
Si ricorda che nelle prigioni israeliane sono rinchiuse anche donne incinte e neo-mamme, e che molti detenuti palestinesi scontano pene di tipo politico.
I tribunali israeliani hanno esteso il periodo di detenzione per oltre 200 prigionieri e quella amministrativa per altri 30.
Il rapporto denuncia il peggioramento delle condizioni di salute di molti prigionieri a causa della mancanza di cure mediche, di alimentazione adeguata e di garanzie minime di igiene.