Rapporto di Hamas sulle violazioni israeliane in Cisgiordania

Gaza-InfoPal. Con un rapporto pubblicato martedì 19 febbraio, il movimento di resistenza islamico, Hamas, ha reso noto che Israele continua a violare tutte le convenzioni internazionali che considerano “illegale” il sequestro dei territori palestinesi per la costruzione degli insediamenti, aggiungendo che tali attività rappresentano una grave violazioni dell’Articolo 49, paragrafo 6, della IV Convenzione di Ginevra del 1949, (Protezione delle Persone Civili in Tempo di Guerra).

Basandosi sui dati del ministero palestinese per gli affari del Muro e gli insediamenti, il rapporto ha rivelato che nello scorso anno, l’occupazione ha demolito 465 edifici e strutture palestinesi in Cisgiordania e a Gerusalemme, costruendo invece, 482 luoghi coloniali, tra cui 185 insediamenti, 175 avamposti e altri 29 siti, sempre collegati alle attività di insediamento.

La relazione ha rivelato che l’occupazione continua a praticare la punizione collettiva contro i palestinesi di Gerusalemme “colpiti e terrorizzati per spingerli ad abbandonare la città Santa, al fine di ridurre il loro numero e trovare dei terreni dove costruire nuovi insediamenti ebraici, in un netta violazione del diritto internazionale umanitario, e della IV Convenzione di Ginevra, che vieta le punizioni collettive, in particolare”.

Il rapporto prosegue: “L’occupazione israeliana sta portando avanti i suoi piani atti a creare una maggioranza ebraica nella Città Santa, modificandone i confini con la costruzione del muro di separazione sul suolo palestinese, in modo da creare contiguità tra Gerusalemme e i blocchi coloniali che la circondano, escludendo e isolando, allo stesso tempo, le comunità e i villaggi palestinesi che né hanno da sempre fatto parte”.

La relazione ha anche monitorato i progetti israeliani contro la moschea di al-Aqsa e i monumenti arabi e islamici che la circondano, citando in primo luogo “il filmato scandaloso che mostra la Cupola della Roccia sgretolarsi mentre al suo posto sorge l’Antico Tempio”, oltre ai continui lavori di scavo intorno al luogo Santo islamico. 

Il documento di Hamas ha anche evidenziato le violazioni più gravi commesse dai coloni israeliani, che in più occasioni hanno appiccato il fuoco nei veicoli di proprietà palestinese e scritto slogan razzisti contro di loro, oltre ad aver effettuato ripetute irruzioni nei cortili della moschea di al-Aqsa, e in alcuni villaggi palestinesi, allo scopo di eseguire, in maniera provocatoria, dei riti religiosi.