Rapporto: Gerusalemme, 11 case abbattute e 100 persone sfollate

DemolizooneasAl-Quds (Gerusalemme) – InfoPal. Un rapporto palestinese ha rivelato che martedì 21 maggio, le forze di occupazione israeliane hanno attuato una serie di demolizioni in alcuni quartieri di Gerusalemme, con 11 appartamenti abbattuti e più di 100 persone sfollate, la maggior parte delle quali sono donne e bambini.

In un rapporto pubblicato mercoledì 22 maggio, il Centro informazioni di Wadi Hilweh ha reso noto che forze dell’esercito e della polizia di occupazione, accompagnate da ruspe e attrezzature per la demolizione, hanno abbattuto sette case, di proprietà di cittadini palestinesi, nei quartieri di at-Tur e Jabal al-Mukkabber (Monte Scopus), in quest’ultimo quartiere, situato ad est di Gerusalemme, l’occupazione ha anche raso al suolo un edificio residenziale composto da quattro appartamenti.

La relazione ha sottolineato che l’occupazione ha giustificato l’operazione con i mancati permessi edilizi, e la costruzione su terreni oggetto di confisca a favore del progetto dei parchi nazionali ebraici, che sorgerebbero a Gerusalemme. Il centro informazioni ha ribadito che i proprietari palestinesi non avevano ricevuto alcun preavviso o notifica di demolizione.

Riportando la testimonianza del proprietario del condominio residenziale di Jabal al-Mukkabber, il centro ha reso noto che “l’edificio in questione risale al 1973, quando fu costruito su una superficie di due dunum (1 dunum, 1000 mq), appartenente alla famiglia di Abu al-Dab’at, che all’epoca rifiutò grandi somme di denaro offerte dall’occupazione per acquistare il terreno in questione”.

Il proprietario ha spiegato di aver cercato continuamente di ottenere i permessi necessari dalle autorità israeliane competenti, tuttavia, ha aggiunto, tutti i tentativi sono stati respinti, con la motivazione che il terreno in questione è oggetto di confisca a favore del progetto dei parchi.