Rapporto: Israele ha demolito 313 case palestinesi in Cisgiordania e a Gerusalemme est nel 2020

MEMO. La Commissione palestinese anti-colonialismo e muro di annessione ha reso noto che le forze israeliane hanno demolito 313 case nella Cisgiordania occupata e a Gerusalemme Est durante la prima metà di quest’anno.

La commissione ha rivelato in un rapporto che il 64% delle demolizioni ha avuto luogo a Gerusalemme est, Nablus e Hebron/al-Khalil.

Secondo il rapporto, le autorità israeliane hanno emesso 129 avvisi di sfratto che richiedono a 737 palestinesi di lasciare temporaneamente le loro case e terre in quanto dichiarate “zone militari chiuse”, o riserve naturali o destinate all’addestramento militare.

La commissione ha monitorato 419 attacchi da parte di coloni durante la prima metà del 2020, che hanno provocato lesioni fisiche a 78 palestinesi e causato danni a vasti appezzamenti di terra, incendi e sradicamento di oltre 3.000 alberi, e danni materiali a 78 veicoli.

Nel suo rapporto, la commissione ha sottolineato che il ministero israeliano dell’Edilizia abitativa e l’Autorità israeliana per il territorio hanno pubblicato 52 gare d’appalto, durante la prima metà di quest’anno, per la costruzione di migliaia di unità abitative, nonché di edifici commerciali, industriali e di servizio negli insediamenti situati nei Territori palestinesi occupati.