I feriti sono stati 467, fra cui 120 bambini e 25 donne.
Il centro “Al-Mezan” ha raccolto in un rapporto dettagliato le proprie osservazioni sulle violazioni da parte dell’occupazione israeliana, ai danni dei Diritti Umani e del diritto umanitario internazionale nella Striscia di Gaza.
Le forze d’occupazione israeliane hanno distrutto:
– 152 case di cui 10 rase al suolo;
– 31 attività commerciali;
– 23 strutture industriali;
– 73 strutture pubbliche;
– hanno danneggiato 23 veicoli;
– hanno distrutto 8.410 metri quadrati di terra coltivabile a Gaza.
Le forze d’occupazione israeliane hanno aggredito:
– 69 volte i pescatori palestinesi in mare;
– 6 pescatori sono stati feriti;
– hanno sequestrato 7 barche da pesca;
– hanno distrutto reti e attrezzatura per la pesca in almeno 7 occasioni.
Il rapporto ha segnalato le pericolose conseguenze di queste violazioni poiché “minacciano la vita degli abitanti e producono un taglio dei mezzi di sussistenza per decine di famiglie.
Queste pratiche hanno portato alla detrazione di una percentuale di superficie fino al 35% delle terre coltivate e circa il 17% del totale della Striscia di Gaza.
L’obiettivo israeliano sono le zone di frontiera, coloro che qui risiedono, i loro beni e i loro terreni agricoli.
Della serie di violazioni fanno parte anche:
– le operazioni di spostamento forzato e le deportazioni;
– le restrizioni alla libertà di movimento, sulla base dell’Ordine Militare n.1650.
Tutto ciò dimostra la continuità dell’assedio e il blocco imposto alla Striscia di Gaza anche attraverso la chiusura definitiva dei due valichi di frontiera, Karni e Nahal Oz, mentre i passaggi di Beit Hanoun e Kerem Abu Salem sono aperti solo saltuariamente.
Il centro “Al-Mezan” determina il permanere di una realtà di violazioni da parte delle forze d’occupazione israeliane, in contravvenzione alla legge umanitaria internazionale: “riflesso naturale dell’incapacità della comunità internazionale di adempiere ai propri doveri legali e morali verso i civili nei Territori palestinesi occupati, particolarmente nella Striscia di Gaza”.
Il centro palestinese per i Diritti Umani conferma quindi la necessità di “porre fine all’impunità che ha segnato il comportamento della comunità internazionale riguardo alle violazioni di Israele ai Diritti Umani nei Territori palestinesi occupati”.