Rapporto Ocha: 200 palestinesi feriti negli scontri con l’occupazione

Ramallah-Quds Press. Un rapporto internazionale dell’OCHA (Office for the Coordination of Humanitarian Affairs) ha reso noto che oltre 200 cittadini palestinesi sono rimasti feriti negli scontri divampati, la settimana scorsa, con le forze di occupazione israeliana nelle aree della Cisgiordania.

L’OCHA, Ufficio per le Questioni Umanitarie dipendente dalle Nazioni Unite, ha annunciato nel suo rapporto, pubblicato domenica 10 marzo, che gli scontri sono divampati a causa della repressione, da parte israeliana, delle iniziative popolari organizzate dai palestinesi per esprimere solidarietà ai prigionieri in sciopero della fame nelle carceri israeliane, attività proseguite nel corso della settimana scorsa.

Il rapporto ha dichiarato che sono stati colpiti non meno di 214 palestinesi, tra i quali 49 bambini, con ferite diverse, che vanno dalle forme di asfissia causate dall’uso di gas lacrimogeni, da parte israeliana, alle ferite dovute a proiettili di gomma o, in alcuni casi, di piombo vivo.

Il rapporto riferisce che, per contro, sono stati colpiti 6 soldati israeliani nel corso delle operazioni di repressione delle attività popolari.

L’OCHA ha dichiarato inoltre, nel suo rapporto, che i checkpoint militari hanno causato la parte più rilevante degli scontri scoppiati la settimana scorsa, in cui le violenze più estese e intense si sono verificate presso il checkpoint di Beytunia a Ramallah, di Huwwara a Nablus, di Qalandiya a Gerusalemme Est, di al-Jalamah, a Jenin, nell’intera città di Betlemme e nel campo profughi al-‘Arrub a al-Khalil.

Gli scontri tra cittadini palestinesi e forze di occupazione continuano nella cittadina di Silwan a Gerusalemme Est e sono culminati nel ferimento di una donna di Gerusalemme, colpita alla nuca da un proiettile di gomma.

Traduzione per InfoPal a cura di Federica Pistono