Rapporto ONU: gli insediamenti israeliani sono raddoppiati negli ultimi quattro anni

Memo. Il numero di colonie israeliane nei territori palestinesi occupati è raddoppiato negli ultimi 54 mesi, ha dichiarato il 31 ottobre il membro della Commissione delle Nazioni Unite per i diritti umani, Cees Flinterman.

Flinterman, durante una conferenza stampa tenutasi presso le Nazioni Unite a Ginevra, ha presentato la quarta fase di un rapporto che monitora le pratiche di Israele in territorio palestinese.

Ha dichiarato: “Siamo preoccupati per il livello di violenza che i coloni stanno usando contro i civili palestinesi e i proprietari di immobili sia in Cisgiordania che a Gerusalemme Est”.

Il funzionario delle Nazioni Unite ha chiesto a Israele di fermare l’espansione degli insediamenti in territorio palestinese occupato aggiungendo: “Non abbiamo ancora ricevuto una risposta ufficiale da Israele per quanto riguarda l’aumento del numero degli insediamenti in Cisgiordania”.

Flinterman ha anche espresso il proprio disappunto per il fatto che il governo israeliano si rifiuti di riconoscere che la tortura sia un crimine: “Il comitato è molto deluso che Israele non riconosca che la tortura è un crimine. La tortura e i maltrattamenti che Israele pratica nei centri di detenzione sono un problema serio e chiediamo a Israele di risolverli entro un anno”.

Nigel Rodley, presidente della Commissione delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha sottolineato che la situazione nella regione non è cambiata, nonostante il numero di sforzi internazionali nella regione; sono stati implementati cambiamenti molto piccoli. Rodley ha anche sottolineato che la Commissione delle Nazioni Unite per i diritti umani ha criticato l’ultima aggressione israeliana contro la Striscia di Gaza e ha invitato Tel Aviv a condurre le necessarie indagini sulle violazioni dei diritti umani.

La relazione della commissione delle Nazioni Unite ha sottolineato la necessità di indagare sulle violazioni israeliane commesse durante le guerre contro la Striscia di Gaza nel 2008, 2009, 2012 e 2014.

Traduzione di Lidia Salvatori