Rapporto Onu: più di 7500 alberi di ulivo distrutti dai coloni in Cisgiordania

Ramallah-InfoPal. Un rapporto delle Nazione Unite ha rivelato che le continue aggressioni dei coloni israeliani ai danni dei contadini palestinesi in Cisgiordania, hanno provocato la distruzione di 7500 alberi di ulivo. 

L’Ocha – l’ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli Affari umanitari nei Territori palestinesi occupati -, in un rapporto pubblicato giovedì 18 ottobre, ha reso noto che il 48 per cento dei terreni agricoli palestinesi, per lo più nelle zone della Cisgiordania, sono destinati alla coltivazione delle olive, con un totale di otto milioni di alberi. Mentre il settore dell’olio d’oliva costituisce il 14 per cento del reddito derivato da attività agricole nei territori occupati, e rappresenta una fonte di sussistenza per quasi 80 mila famiglie palestinesi. 

L’Ocha ha riferito che la stagione della raccolta delle olive rappresenta un’occasione importante per la società palestinese, sia a livello economico che a livello sociale e culturale. Nonostante ciò, le autorità di occupazione israeliane impongono dei limiti e delle restrizioni ai migliaia di contadini palestinesi, privando coloro che possiedono dei terreni agricoli situati nell’area compresa tra il Muro di Annessione e la Linea Verde, o in prossimità degli insediamenti ebraici in Cisgiordania, dei permessi per accedere ai loro campi e svolgere le loro attività agricole, di vitale importanza. 

Secondo il rapporto, i contadini palestinesi affrontano una sfida seria rappresentata dai ripetuti attacchi dei coloni ai danni dei loro terreni agricoli, attacchi che consistono nei continui tentativi di distruggere, sradicare, avvelenare, bruciare gli uliveti o derubare i loro raccolti. L’Ocha ha sottolineato che quest’anno, circa 162 denunce che riguardano gli attacchi dei coloni agli agricoltori palestinesi e ai loro terreni sono state presentate ai tribunali israeliani, ma solo un caso è stato indagato e concluso con un’accusa contro i sospettati.

Nella Striscia di Gaza, invece, il rapporto denuncia lo sradicamento di più di 7300 dunum di terreni agricoli lungo la recinzione che la separa dai territori palestinesi del’48 (1dunum= 1000mq), nel corso delle operazioni militari dell’esercito israeliano. La stessa sorte ha riguardato gli ulivi piantati nelle aree che distano 1,5 km dalla recinzione di confine, che l’esercito ha distrutto nel corso degli ultimi anni. 

L’Onu ha ribadito l’obbligo degli israeliani di attenersi agli impegni derivanti dal diritto internazionale, e proteggere i civili e le proprietà palestinesi, garantendo l’accesso degli agricoltori palestinesi, in modo sicuro e senza ostacoli, ai terreni agricoli durante tutto l’anno, e perseguire legalmente coloro che li aggrediscono.