Rapporto Onu sulle violazioni all’infanzia palestinese

Pubblichiamo qui di seguito un estratto del rapporto Onu sui Diritti del Fanciullo

E. Violenza sui bambini (articoli 19, 37 (a) e  39 della Convenzione)

Tortura e altri trattamenti o pene crudeli o umilianti

35. Il Comitato esprime la sua profonda preoccupazione per quanto concerne la presunta pratica della tortura e dei maltrattamenti sui bambini palestinesi arrestati, perseguiti e detenuti dall’esercito e dalla polizia, e per il fallimento dello Stato nel porre fine a queste pratiche nonostante le ripetute preoccupazioni espresse al riguardo dai soggetti sottoscrittori del trattato, dai detentori del mandato delle procedure speciali e dalle agenzie delle Nazioni Unite. Il Comitato sottolinea, con estrema preoccupazione, che i bambini che vivono nei territori palestinesi continuano a essere:

(a) Arrestati sistematicamente nel cuore della notte da soldati che danno indicazioni alla famiglia urlando e trasportati bendati e con le mani legate verso destinazioni ignote senza avere la possibilità di salutare i genitori che raramente sanno dove vengono portati i loro bambini;

(b) Soggetti sistematicamente a violenza fisica e verbale, umiliazioni, segregazioni crudeli, chiusura di testa e viso in un sacco, minacciati di morte, violenza fisica e aggressione sessuale nel confronti loro o di membri della loro famiglia, limitati nella possibilità di recarsi in bagno, cibarsi e bere. Questi crimini vengono perpetrati dal momento dell’arresto, durante il trasferimento e l’interrogatorio, al fine di ottenere una confessione ma anche su base arbitraria come testimoniato da numerosi soldati israeliani, nonché durante la detenzione preventiva; e

(c) Tenuti in isolamento, a volte per mesi.

36. Il Comitato ricorda allo Stato la sua responsabilità imprescindibile nell’impedire e debellare la tortura e i maltrattamenti sui bambini che vivono nei territori palestinesi, fenomeni che rappresentano non solo una seria violazione dell’articolo 37 (a) della Convenzione sui diritti dell’infanzia, ma anche un grave inadempimento dell’articolo 32 della Quarta Convenzione di Ginevra. Il Comitato sollecita fortemente lo Stato a:

(a) Togliere immediatamente tutti i bambini dall’isolamento;

(b) Aprire senza ulteriori indugi un’inchiesta indipendente su tutti i presunti casi di tortura e maltrattamenti sui bambini palestinesi. L’indagine deve garantire, tra le altre cose, che a tutti i livelli della catena di comando, coloro che hanno ordinato, consentito o agevolato queste pratiche siano assicurati alla giustizia e puniti con pene commisurate alla gravità dei loro crimini;

(c) Adottare misure immediate al fine di assicurare che ai bambini che vivono nei territori palestinesi siano garantiti meccanismi di reclamo sicuri e a misura di bambino, processi compresi, in riferimento al trattamento che hanno subito al momento dell’arresto e della successiva detenzione;

(d) Assicurare che le autorità giudiziarie pertinenti indaghino e perseguano con la dovuta diligenza i fatti che corrispondano a tortura o ad altre forme di maltrattamento, anche in assenza di rimostranze formali, quando le circostanze insinuino il dubbio riguardo alle modalità impiegate per ottenere la confessione; e

(e) Assicurare il recupero fisico e psicologico, nonché l’assistenza durante la reintegrazione sociale, a tutti i bambini che vivono nei territori palestinesi che sono stati vittime di tortura e maltrattamenti.

Traduzione per InfoPal a cura di Laura Delia