Ramallah-PIC. Un rapporto pubblicato dal Centro dei Prigionieri palestinesi ha documentato 215 casi di arresto nei confronti di donne palestinesi, comprese ragazze e minorenni, da parte delle forze di occupazione israeliane (IOF) a partire dall’inizio dell’ottobre scorso. Tra le persone arrestate vi sono anziane, madri e mogli di detenuti.
Il portavoce per i media del Centro, Riyad al-Ashqar, ha riferito che il numero delle donne arrestate è di 68. Sono state imprigionate nelle carceri di Hasharon e nel nuovo Damon. Di queste 68, 11 sono rimaste ferite dagli spari israeliani e soffrono per le dure condizioni di detenzione. Nella cifra sono comprese anche 18 ragazze minorenni e altre 4 trattenute illegalmente con la detenzione amministrativa, senza processo o accusa.
Il rapporto ha reso noto che le IOF hanno arrestato 36 minorenni, oltre a 30 donne palestinesi, tra le quali giornaliste che sono state arrestate per presunti incitamenti comparsi su Facebook.
Le condizioni di detenzione nelle quasi si trovano le donne sono pessime e molto dure. Non hanno nessuna privacy dato che vi sono telecamere di sicurezza accese durante tutto il giorno e la notte. Le carceri nelle quali soffrono sono prive delle minime necessità vitali. Le detenute reclamano anche a proposito delle misure brutali adottate degli israeliani come il divieto delle visite di familiari, ispezioni sistematiche e trasferimenti effettuati con veicoli in adatti conosciuti come the bosta, sottolinea il rapporto.
Il Centro ha chiesto alle istituzioni internazionali che si occupano della situazione delle donne di intervenire perché proteggano le donne palestinesi dai crimini israeliani, soprattutto per gli attacchi mortali ingiustificati, le uccisioni a sangue freddo e le detenzioni arbitrarie.
Traduzione di Aisha Tiziana Bravi