Rapporto palestinese: intensificati i progetti coloniali a Gerusalemme

Ramallah-Quds Press. Un rapporto ufficiale palestinese ha rivelato che la città di Gerusalemme sta affrontando una feroce campagna israeliana, finalizzata a ebraicizzare la città, con il benestare e la copertura del governo israeliano di destra, guidato da Benjamin Netanyahu. 

L’Ufficio nazionale per la difesa della terra, appartenente all’Organizzazione per la liberazione della Palestina, Olp, nel suo rapporto settimanale ha rivelato che “le autorità di occupazione israeliane stanno mettendo in pratica i propri piani che mirano al controllo totale di Gerusalemme Est. Di fatto non passa una settimana senza che nuovi progetti contro la terra e i luoghi sacri palestinesi vengano alla luce”. 

Il rapporto, diramato sabato 3 novembre, ha reso noto che la scorsa settimana le autorità israeliane hanno sequestro una superficie di 14 dunum dal quartiere di al-Tur, ad est di Gerusalemme (1dunum= 1000mq), allo scopo di costruire un’immensa accademia militare gestita dallo Stato maggiore e dal comando militare israeliano. Sempre nella stessa settimana, è stato approvato il progetto per espandere l’insediamento di Gilo, a sud della città, e sono state pubblicate le gare d’appalto per l’espansione degli insediamenti di Pisgat Ze’ev e Ma’ale Adumim, costruiti sul territorio di Betlemme, a sud della Cisgiordania occupata. 

L’Ufficio ha anche avvertito circa le intenzioni israeliane di distruggere i monumenti antichi islamici, situati nella vecchia città di Gerusalemme, con il pretesto dei lavori di ristrutturazione, effettuati con il supporto e il finanziamento di alcuni enti israeliani, come l’organizzazione coloniale, Elad, la Società per lo sviluppo di Gerusalemme, la Municipalità israeliana di Gerusalemme, il Dipartimento delle antichità d’Israele e altri ancora. 

L’ente palestinese ha anche svelato che un gruppo di ufficiali israeliani, appartenenti a varie istituzioni, ha effettuato una visita provocatoria al quartiere di al-Bustan, a sud della moschea di al-Aqsa. Con lo scopo di persuadere i suoi abitanti palestinesi, circa 1500, e spingerli ad accettare i piani israeliani di demolirlo per costruirvi un giardino talmudico chiamato: Il Giardino del Re.

Nella Cisgiordania occupata, invece, è stata svelata la recente creazione di due insediamenti ebraici abusivi: nelle città di Qalqiliya e Ramallah, rispettivamente nel nord e nel centro della Cisgiordania. I due insediamenti sono stati collegati alla rete idrica e elettrica israeliana.