Rapporto palestinese: un piano coloniale intende separare le varie parti della Cisgiordania

Rapporto palestinese: un piano coloniale intende separare le varie parti della Cisgiordania

Cisgiordania-Quds Press. Un rapporto dell’Ufficio nazionale per la difesa della terra e la resistenza agli insediamenti (affiliato all’Organizzazione per la liberazione della Palestina-OLP) ha rivelato oggi, sabato, la discussione in corso sulle strategie israeliane per la costruzione di insediamenti coloniali che separino la Cisgiordania settentrionale dal resto dei Territori palestinesi.

Nel rapporto, l’Ufficio nazionale ha indicato che “costruire in quest’area separerebbe completamente il nord e il centro della Cisgiordania dal suo sud, e confermerebbe, allo stesso tempo, che la cosiddetta soluzione dei due Stati non è più sul tavolo”.

Ha precisato che la prevista discussione con la cosiddetta “amministrazione civile di occupazione” è la terza riguardante le obiezioni al piano prima di trasferirlo alla fase finale di approvazione.

Il rapporto dell’Ufficio nazionale afferma: “Questa discussione si svolge alla luce delle tensioni tra Washington e Tel Aviv dopo la decisione di consentire ai coloni di trasferire la yeshiva – scuola religiosa – di Homesh in terre demaniali, al fine di legittimare l’avamposto, e più recentemente dopo la legge della Knesset che restituisce definitivamente i coloni a Homesh”.

Il rapporto ha sottolineato che “l’area obiettivo nel piano presentato per la discussione nell’Amministrazione Civile, è di 12.000 dunum, ed è attualmente annessa al municipio della colonia di Ma’ale Adumim”.

Ha evidenziato che i piani di costruzione sono rimasti nel “cassetto” sin dal governo Rabin, a metà degli anni ’90 del secolo scorso, e la loro attuazione è rinviata dal 2005 a causa delle pressioni internazionali, per poi essere ripresa nel 2013.

Le stime israeliane e palestinesi indicano che ci sono circa 650.000 coloni negli insediamenti coloniali della Cisgiordania, di cui 230.000 nella Gerusalemme occupata, distribuiti tra 164 colonie e 124 avamposti.

Il diritto internazionale considera illegali tutte le colonie in Cisgiordania e nel territorio occupato di Gerusalemme.