In una dichiarazione, il PPC ha fatto riferimento ad un certo numero di prigionieri che affermavano che Taqatqa aveva iniziato a sentirsi male mentre si trovava all’interno del centro di interrogatori di al-Jalama.
Taqatqa è stato portato in una cella nella prigione di Meggido, nel Negev, il 9 luglio ed è stato ammanettato al suo letto per poi essere picchiato duramente.
L’11 luglio, l’amministrazione carceraria ha rifiutato di rilasciarlo ai dipartimenti pubblici, affermando che lo stavano “punendo”.
Poi, il 14 luglio, è stato trasferito in barella all’ospedale della prigione di al-Ramla. I prigionieri hanno dichiarato che era ormai gravemente malato. Due giorni dopo, martedì, ne è stato dichiarato il decesso.
Nella dichiarazione rilasciato dal PPC, si afferma che i rapporti iniziali riferivano che Taqatqa aveva riportato fratture agli arti, risultato della tortura a cui era stato sottoposto.
Il direttore del PPC, Qaddoura Fares, ha detto martedì che Taqatqa è stato trovato morto nella sua stanza nell’ospedale del carcere di al-Ramla. La causa della morte non è stata dichiarata.
Taqatqa è stato arrestato il 19 giugno nella sua casa a Betlemme, Cisgiordania.
La sua morte porta il numero di prigionieri palestinesi deceduti nelle prigioni israeliane dal 1967 a 220, secondo quanto ha affermato il PPC.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.