Rapporto: problemi di salute per i detenuti di Megiddo

An-Nasira (Nazareth) – InfoPal. Un ‘organizzazione per i diritti umani ha reso noto che un incendio, scoppiato domenica 10 febbraio in una sezione del carcere israeliano di Megiddo, ha causato problemi di salute a molti palestinesi detenuti al suo interno.

In un comunicato stampa diramato martedì 12 febbraio, l’organizzazione palestinese “at-Tadamun al-Dawli” (Solidarietà Internazionale) ha riferito che “decine di prigionieri palestinesi soffrono ancora per le conseguenze dell’incendio, verificatosi domenica scorsa nella 2° sezione del carcere, con problemi respiratori, secchezza alla gola, tosse, mal di testa e congestioni nasali. Inoltre, l’odore di fumo, che tuttora impregna le celle, rende l’ambiente del tutto malsano“.

L’organizzazione per i diritti umani ha affermato che “l’amministrazione carceraria di Megiddo ha chiuso le sezioni 2, 3 e 4, ha confiscato tutti gli elettrodomestici dei detenuti e effettua incursioni notturne in tutte le sezioni e le celle”. Essa ha sottolineato che “l’incendio, sviluppatosi nella lavanderia del carcere a causa di un guasto elettrico, ha provocato molti casi di soffocamento e creato uno stato di panico tra i prigionieri; inoltre, l’amministrazione ha punito il responsabile della sezione, il detenuto ‘Alaa Hussein, trasferendolo in una cella di isolamento”.

At-Tadamun al-Dawli ha riferito che i detenuti delle sezioni 1 e 2 sono ancora in punizione, aggiungendo che la direzione del carcere, che non ha restituito gli elettrodomestici confiscati, ha ridotto le ore d’aria ad una sola e ha vietato ai detenuti di eseguire collettivamente la preghiera del venerdì.