Rapporto: ‘Sei palestinesi uccisi e 250 arrestati da Israele a luglio 2011’

Ramallah – InfoPal. Un rapporto del centro per i diritti umani “Tadamon” ha pubblicato i dati relativi a luglio 2011 su uccisioni e arresti condotti da Israele ai danni di cittadini palestinesi.

A luglio 2011, due cittadini palestinesi sono stati uccisi da Israele nella Cisgiordania occupata e quattro nella Striscia di Gaza.

Le vittime in Cisgiordania sono state: Jalal Khalil Ibrahim al-Masri, palestinese di Idhna (al-Khalil/Hebron), deceduto per le ferite riportate in un episodio risalente a sei mesi fa. Quel giorno, i soldati israeliani di stanza presso il checkpoint “an-Nabi Younes” avevano aperto il fuoco facendo andare fuori strada la sua auto.
La seconda vittima è Ibrahim Sarhan, 22enne del campo di al-Fara'ah (Tubas), assassinato dalle forze speciale mentre usciva dalla moschea all'alba. Sarhan è stato colpito al cuore e i militari avevano proibito ai soccorritori di raggiungerlo.

Le quattro vittime di Gaza erano tutte residenti a Khan Younes: Sa'id Abu Jazar e Hamdan Abu Mu'ammar deceduti in un bombardamento israeliano. 'Abdallah Mohammed Mahmoud Shildan, deceduto per le ferite riportate nella guerra su Gaza (operazione 'Piombo Fuso, 2008-2009) e Mohammed Ibrahim al-Bayouk 22enne, operaio palestinese che si trovava in prossimità del tunnel bombardato dall'aviazione israeliana.

Arresti: 250 cittadini palestinesi e internazionali solidali con il popolo palestinese sono stati arrestati a luglio 2011.
I bambini arrestati da Israele sono stati 35, mentre decine i lavoratori palestinesi arrestati in località israeliane.

Ma il mese appena trascorso si è distinto per il volume di arresti ai danni di internazionali, giunti da ogni parte del mondo per partecipare alla campagna “Benvenuto in Palestina“. In quel contesto, 70 stranieri erano stati arrestati all'aeroporto di Lydda (Lod) e deportati nei rispettivi paesi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.